CASERTA – Riceviamo e pubblichiamo la nota congiunta dei gruppi consiliari di Speranza per Caserta e Fli sul consiglio comunale di ieri . “Al termine di uno sfibrante Consiglio Comunale, particolarmente incentrato sulla mozione presentata, congiuntamente il 2 maggio scorso, dai Consiglieri di “Speranza per Caserta” e di “Futuro e Libertà”, non appena aver appreso dagli organi di stampa che il Comune di Caserta aveva emanato qualche giorno prima (30 aprile) il decreto di autorizzazione ad un sito di stoccaggio e trattamento di rifiuti (pericolosi e non) da 83mila tonnellate/anno nell’area di Lo Uttaro, a favore della ditta New Ecology.
Tutto ciò in contrasto con la delibera n. 31 dell’ 8 novembre 2011, con la quale il Consiglio Comunale all’unanimità deliberò di inibire l’utilizzo dell’area Lo Uttaro a qualsiasi altro impianto di trattamento dei rifiuti proprio per la grave situazione sanitaria ed ambientale esistente, già fortemente compromessa nelle matrici ambientali (aria, acqua, terra) e oggetto di bonifica da parte della Regione Campania e del Comune di Caserta.
Nell’ Aula Consiliare, dopo che la maggioranza ha tentato in tutti i modi di differire i tempi della discussione dell’importante punto, posto all’ordine del giorno, e dopo un maldestro tentativo del Sindaco Del Gaudio di far mancare il numero legale, finalmente è iniziata la maratona di cinque interminabili ore, che è servita solamente a dimostrare che parte dell’opposizione oramai si è allineata alle posizioni della maggioranza, che ha richiesto ripetutamente di ritirare la mozione.
Non sono bastate, infatti, le argomentazioni chiare e cristalline rese dai Consiglieri Naim (SPC) e Cobianchi (FLI), tese a convincere i Consiglieri presenti (maggioranza ed opposizione) ad assumere, in una vicenda portata avanti con superficialità ed ambiguità, un gesto di responsabilità politica finalizzato: ad emanare un Decreto Sindacale (attenzione non un’Ordinanza) in una situazione di grave pericolo per la salute della popolazione; a revocare in autotutela il decreto di classificazione di industria insalubre alla New Ecology, emesso dal dirigente dell’Ente Comune.
Non è bastato nemmeno ricordare la vicenda dello stabilimento dell’Ilva di Taranto, ossia che la salute dei cittadini costituisce la maggiore delle priorità e che l’area di Lo Uttaro definita una “bomba ecologica” deve essere interdetta e inibita ad impianti dannosi per la salute pubblica e per l’ambiente.
L’opposizione con il PD si è dichiarata contraria adducendo motivazioni giuridiche di poca sostanza (ad es. un atto monocratico del Sindaco non può essere imposto dal Consiglio Comunale), senza considerare invece il ruolo politico centrale che deve essere proprio del Consiglio Comunale, massima espressione della volontà popolare, chiamato a dare indirizzi di programmazione all’intera macchina amministrativa ed in primo luogo ai dirigenti.
Spiace rilevare ancora una volta che la voce dei cittadini e delle Associazioni sia stata ignorata proprio da coloro che sono delegati alla tutela dei loro interessi e al soddisfacimento dei loro bisogni. Ancora una volta in Consiglio Comunale si è assistito alla sconfitta della città, in quanto la logica del profitto è stata anteposta alla tutela della salute dei cittadini. Ma le Associazioni e i cittadini sappiano che i Consiglieri Apperti, Naim e Cobianchi saranno al loro fianco nella controversia legale, volta a garantire il diritto alla salute, così come contemplato dall’art. 32 della nostra Carta Costituzionale”.