48 delegati presenti su 80 in totale. Iniziata regolarmente la direzione provinciale del Pd di Caserta all’Hotel Royal. La prima sorpresa clamorosa è la non partecipazione dei caputiani. Durante i lavori ci sono state trattative tra gli uomini dell’eurodeputato con i dissidenti. La gran parte del gruppo caputiano non era presente in sala e si era riunita all’esterno dell’albergo L’obiettivo sarebbe quello di mandare a casa Vitale. Ma proprio poco prima della conclusione dei lavori il gruppo dell’onorevole Caputo stava raggiungendo la sala. E’ probabile quindi che sia sfumato un clamoroso accordo con i dissidenti, ossia le aree LabDem, Area Riformista, Picierno-Oliviero e Giovani turchi. I lavori sono stati aperti dal presidente provinciale Enzo Cappello, il quale ha subito passato la parola al segretario Raffaele Vitale che ha immediatamente auspicato la fine della stagione della discussione interna per aprire una fase di impegno politico per tornare a vincere nelle amministrative di primavera. I presenti, per il momento, sono al di sotto delle aspettative ma altri delegati stanno arrivando. Al termine dell’intervento di Vitale è intervenuto Stefano Graziano che ha sottolineato come “se qualcuno vuole indebolire il Pd di Caserta per le proprie prebende ha sbagliato di grosso perché non è in gioco solo la partita di Caserta ma una più ampia, ossia quella di Napoli e la Campania. Il governo De Luca è molto attento ai problemi del nostro territorio, come dimostra la visita di domenica a Castel Volturno di Bonavitacola. E’ in gioco la partita per i comuni che rischiano di pagare la campagna elettorale di Caldoro fatta con l’accelerazione della spesa e rischiano di fallire l’obiettivo della programmazione 2014-2020. C’è poi la questione del Policlinico che è la più grande opera prevista per la provincia di Caserta”. Dopo Graziano è intervenuta Giusi De Biasio: “Agli assenti probabilmente non frega nulla di questo partito ma solo di poltrone e di posti da occupare” poi Tommasina Casale, Achille Cennami ed infine la deputata Camilla Sgambato.

Ecco il testo dell’intervento di Raffaele Vitale:

Non sarebbe possibile parlare del partito che intendiamo costruire senza una premessa e condizione iniziali ineludibili, a maggior ragione nei nostri amati e difficili territori. 
Non sono stati mesi facili per l’intera classe politica della nostra provincia: inchieste e scandali giudiziari hanno scosso l’intero panorama politico.
Vogliamo, finalmente, una politica che arrivi prima della magistratura, nel complesso rapporto tra garanzie costituzionali e classe politica al di sopra di ogni sospetto, evitando la caccia alle streghe, ma avendo la convinzione di non poter mai abbassare la guardia.
È per questo che oggi, più che mai, é fondamentale affrontare, senza infingimenti, la sfida del virtuosismo delle nostre classi dirigenti. 
Siamo il partito che ha fatto la sua scelta di campo nella legalità, siamo il partito che vuole contribuire a cambiare la nostra terra, aprendo una nuova stagione di trasparenza e di rispetto delle regole. 
Le esperienze di tanti sindaci ed amministratori, militanti prima che dirigenti del nostro partito, molti dei quali figli di una nuova generazione, under 40, impegnati in prima linea in territori tra i più complessi dell’ intera regione, va proprio in questa auspicata direzione. 
Tali segnali, tangibili, di cambiamento sono già in atto, ed, a testa alta, dobbiamo rivendicarli, e proiettarli con orgoglio all’esterno, emblema di un rilancio possibile e concreto.

Rilancio della nostra provincia che non sará realmente possibile fin quando non si risolverà l’emergenza ambientale: finalmente si sta facendo chiarezza con approccio serio e risolutivo, fuori da una inaccettabile logica scandalistica,  fondata spesso su argomenti approssimativi, ma che nella loro capacità di espansione mediatica producono effetti negativi, a volte irreversibili, per l’intero territorio. 
Le bonifiche e l’ eliminazione delle ecoballe sono un tema centrale, e finalmente il presidente De Luca sta declinando soluzioni concrete, mettendo fine all’ atteggiamento immobilistico della giunta Caldoro. 
Registriamo il buon lavoro di attenzione costruttiva  sul tema da parte della nostra rappresentanza istituzionale in Regione ed in Provincia, negli ultimi anni di opposizione per  il centro sinistra. Tema delle bonifiche che non può esser scisso dalla complessa vicenda della riqualificazione  dei luoghi dove sono presente le ecoballe. E proprio rispetto a questi si collegano le fondamentali questioni degli investimenti privati e della spesa dei fondi europei e regionali. Le bonifiche devono perciò qualificarsi come strumento infrastrutturale, assumendo priorità massima rispetto ad altre spese.

Partire da qui, poi, per costruire un modello organico di sviluppo: le risorse agricole e agroalimentare, creando un indotto di eccellenze, agevolando industrie di sviluppo connesso e poli tecnologici all’ avanguardia, già fiore all’occhiello del nostro territorio. Continueremo a batterci per la difesa dei poli industriali: si pensi all’impegno per la salvaguardia dei livelli occupazionali in aziende come lo stabilimento whirpool di Carinaro. Puntare fortemente sull’attivazione di zone franche urbane. Bisogna inoltre avviare una sinergia tra partito, l’ente regionale e l’area di sviluppo industriale, nel solco di ristrutturare e riorganizzare quella che é la più grande area industriale del mezzogiorno, stigmatizzando il lungo ed inesorabile processo di desertificazione industriale degli ultimi decenni.
Vogliamo tornare ad interpretare, con convinzione, il ruolo di “Porta del sud verso Roma”, ma sempre con l’ occhio attento sul mediterraneo, ben consapevoli delle grandi opportunità che uno sviluppo razionale può offrire, grazie ai tanti chilometri di costa di cui é ricca la nostra provincia.
Imperdonabili in tale ottica sono stati  gli appuntamenti mancati dell’ interporto Marcianise-Maddaloni e la chimera dell’aeroporto di Grazzanise: rimettiamo al centro l’ investimento pubblico in infrastrutture.
La realizzazione del policlinico rappresenta forse l’opera più importante lungo questo solco di inversione di tendenza. Ed anche qui registriamo, con fiducia ed entusiasmo, l’impegno massimo della nuova giunta De Luca.

Ed infine, ma ovviamente non ultimo, lo diciamo da anni: sempre più giovani costretti a spostarsi verso il Nord Italia, oppure verso l’estero, e spesso si tratta delle migliori intelligenze. 
Risolvere la piaga del lavoro per risalire la china. Riprendere strumenti importanti come i fondi per l’auto-impiego, incentivare i giovani ad investire su se stessi, riattivare il credito d’imposta ed altre innovative forma di autofinanziamento.  Bisogna inoltre valorizzare, soprattutto tra le giovani generazioni, lo strumento cooperativistico, volano importante per uno sviluppo possibile

Vogliamo costruire un PD più forte, consapevole del proprio ruolo e della propria funzione. A maggio andranno al voto i più importanti comuni della provincia, ad iniziare chiaramente dal capoluogo. Non possiamo perdere tempo. Proponiamo una strategia chiara per costruire una proposta credibile per Caserta città: dobbiamo avere l’autorevolezza di aprirci alle forze civiche sane della città, interlocutori privilegiati insieme a tutte le altre forze politiche di centro-sinistra, perimetro irrinunciabile del nostro raggio di azione , sui vari livelli politici ed amministrativi. Dobbiamo puntare inoltre su un candidato sindaco riconosciuto dal partito, e che sia in grado di aprirsi alle forze della coalizione di cui sopra. Lo strumento delle primarie, così come previsto dallo statuto, risulta essere condizione sufficiente ma non necessaria per la designazione del candidato sindaco, riconosciuta quindi la centralità del PD rispetto alle altre forze della coalizione.  Stesso paradigma deve essere portato nelle altre realtà che si affacciano alle elezioni amministrative di maggio prossimo.

Intendiamo riattivare  la macchina organizzativa e strutturale del partito, costruendo una segreteria giovane e in grado di porsi come interlocutore all’altezza delle sfide che abbiamo davanti. 
Riprendere il radicamento del partito, sui livelli locali, riorganizzando i commissariamenti nelle realtà prive di organismi dirigenti, e coadiuvando l’attività dei tantissimi circoli presenti in provincia di Caserta.

Questo é quello che ci proponiamo di fare, e ci proponiamo di farlo tutti insieme, illustrando queste idee da declinare in punti programmatici concreti durante la prossima direzione provinciale. 
Rispetto a tutti questi ambiziosi punti, centrale risulta chiaramente  una rinnovata sinergia con i rappresentanti istituzionali del nostro partito, sui vari livelli politici e territoriali. 
Funzionale a tutto ciò è la realizzazione, a fine mese, di un grande appuntamento di confronto e dibattito, la festa dell’unità provinciale, momento di straordinaria forza propulsiva, durante il quale siamo convinti di riuscire ad aprire e proiettare il partito verso l ‘esterno, attraverso una discussione proficua con i mondi produttivi e le realtà sociali e associative dell’intera provincia.

Noi ci crediamo. 
Tutte le straordinarie sfide di governo che abbiamo davanti ci mettono difronte ad una riflessione di grande responsabilità, non più rinviabile:  è il momento di lavorare, ognuno per la sua parte e tutti insieme, ad unire le sensibilità presenti nel partito. Siamo certi di riuscirci, o che comunque questa nuova piattaforma sia elemento di condivisione di una grande maggioranza, per una nuova stagione di coraggio e concretezza. Condivisione reale, vera, solida, proprio perché parte da qui, dalla politica, dalle forza delle idee, dalla chiarezza e dalla limpidezza di un’azione programmatica consapevole e seria, foriera di sviluppo possibile per il nostro straordinario territorio.

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