CESA – Nel corso della seduta del consiglio comunale di Cesa, durante la discussione sull’approvazione del bilancio che aveva dato luogo a polemiche circa la sospensione dell’integrazione oraria dei LSU, il sindaco Cesario Liguori ha spiazzato tutti, proponendo il varo, in coda alla stessa, di una Commissione Speciale di Studio e di Inchiesta sulle problematiche legate all’impiego dei Lavoratori Socialmente Utili. Lo scopo di tale gruppo tecnico-politico sarebbe stato quello di effettuare: una verifica delle modalità di svolgimento dei progetti che vedono impegnati i LSU, i carichi di lavoro teorici risultanti dall’assegnazione dei singoli operatori ai progetti e quelli effettivamente risultanti dalle prestazioni effettuate e l’eventuale necessità di integrazione oraria alla luce dell’analisi dei punti precedenti.

La Commissione, presieduta da un componente dell’opposizione, avrebbe avuto il potere di esaminare tutti gli atti del Comune e la facoltà di ascoltare il sindaco, gli assessori, i consiglieri, i dipendenti nonché i soggetti esterni comunque coinvolti nelle questioni esaminate. “Vista la situazione economica del Comune, su un argomento tanto delicato, che coinvolge una fascia di lavoratori sicuramente in sofferenza economica, nessuno può permettersi facili strumentalizzazioni ma è compito di tutti gli amministratori concorrere ad una verifica della qualità e della quantità delle prestazioni erogabili nell’ambito dell’orario normale dei lavoratori onde stabilire la necessità di integrazioni orarie a carico di quelle attività che risultassero deficitarie”, ha dichiarato il sindaco. Una proposta di buon senso che avrebbe dato inizio ad un momento di confronto serio e senza ipocrisie su una “materia” delicata, sia da un punto di vista sociale che contabile. L’epoca della spesa pubblica allegra è finita da un pezzo e per offrire servizi efficienti ai cittadini, senza dovergli alleggerire ulteriormente le tasche, bisogna razionalizzare risorse e competenze, svuotando le sacche di spreco ed inefficienza. La disastrosa alternativa sarebbe quella di continuare a fornire servizi non eccelsi a costi elevatissimi il Comune, con l’aggravante di far pagare tasse più alte ai cittadini. Una follia in un periodo come quello attuale, contraddistinto da ristrettezze e sacrifici. Ma c’è chi, evidentemente, la pensa in maniera diversa. L’opposizione, infatti, ha stranamente tergiversato, facendo cadere la proposta nel vuoto. E’ certamente più facile fare politica urlata o demagogica ma non serve a nessuno. Il paese ha bisogno di segnali veri di cambiamento, non di isterismi e polemiche sterili.

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