Questa mattina alle ore 12 nella sala giunta si è tenuta la conferenza dei servizi sul tema Cava Monti. Alla riunione hanno preso parte oltre al sindaco di Maddaloni, l’assessore del Comune di San Marco Evangelista, la Regione Campania, la Provincia di Caserta, l’Asl, l’Arpac e i comitati civici ambientali. E’ emersa la volontà di intraprendere un’azione energica a tutela dei cittadini e di quanti nelle vicinanze dell’area esercitano attività agricole e commerciali. La strategia d’intervento dell’amministrazione comunale si muoverà lungo diverse direttrici ben definite. “E’ importante partire – dichiara il sindaco – da una caratterizzazione dei rifiuti anche per stabilire il calcolo della soglia di contaminazione dell’area interna alla cava. Per questo chiederemo ai sostituti procuratori del tribunale di Santa Maria Capua Vetere il dissequestro dell’area, in modo da consentire all’Arpac di operare sul sito, oltre che le analisi svolte dalla Procura per agevolare il piano di caratterizzazione da parte dell’Arpac”. Il Comune è intenzionato anche a chiedere la messa in sicurezza dell’area, utilizzando l’economia ottenuta dal ribasso d’asta per la bonifica del Foro Boario, circa 66 mila euro, per le prime opere urgenti, richiedendo anche alla Sogesid di redigere il piano di bonifica dell’area. “Intendiamo valerci e l’abbiamo già fatto – conclude il primo cittadino – contro la società proprietaria della cava per ottenere il risarcimento danni e la bonifica dell’intera area contaminata, in cui, nel corso degli anni, sono stati sversati rifiuti illeciti di ogni tipo. Intanto chiederemo alla Provincia di fornirci l’elenco dei 40 pozzi artesiani, sottoposti a sequestro, in modo da facilitare l’opera di controllo delle Forze dell’Ordine”.