La crisi economica, sociale, di valori che caratterizza il nostro tempo non ha certo risparmiato la nostra città, anzi. Possiamo affermare che il momento attuale è forse uno dei più tristi e preoccupanti degli ultimi anni. Maddaloni, nei tempi andati città ricca di agricoltura, artigianato, centro di cultura, è precipitata in una profonda desolazione. Terreni fertili sono stati sacrificati in nome di uno sviluppo industriale e commerciale con promesse aleatorie di posti di lavoro utili solo a fini elettorali ma senza riscontro concreto. Realtà artigianali perse per cecità imprenditoriale. Opportunità culturali, come l’istituzione di una facoltà universitaria, non perseguita perché, probabilmente, non eccessivamente remunerativa in termini di voti. Sviluppo industriale mai realizzato con conseguente fuga di giovani in cerca di opportunità lavorative per costruirsi un futuro. Inquinamento allarmante per la presenza di cave, centrale elettrica, interramento di rifiuti tossici, rese possibili dal disinteresse degli amministratori succedutisi nel tempo. Sicurezza carente come presenza delle istituzioni sul territorio. Di chi la colpa? Certamente una grossa responsabilità la si può individuare in una classe politica scarsamente interessata alla cosa pubblica, se non addirittura incompetente. Protesa più a curare interessi campanilistici o di parte piuttosto che guardare al futuro e programmare il futuro per le generazioni future propri. Ma non solo . Vi è grande responsabilità anche in noi cittadini che passivamente subiamo e che continuiamo a delegare l’amministrazione del nostro futuro senza impegnarci in modo diretto, critico e costruttivo. La soluzione? L’impegno diretto e fattivo di ogni cittadino onesto, capace di mettere da parte i propri interessi per garantire un futuro migliore alla nostra comunità. Nel tempo in cui la politica ha abbandonato le proprie radici ideologiche a favore del leader di turno, di chi può assicurare una poltrona o la gestione del potere, utilizzato sempre per fini personali o di lobbies, mai attenti agli interessi collettivi, nasce il momento in cui la cosiddetta società civile, il cittadino qualunque, scenda in campo, si appropri del diritto dovere di amministratore della res pubblica e, libero da lacciuoli di partito, si organizzi per sostituirsi ai professionisti della politica palesemente inetti. Questa è la natura di comitati civici, liste civiche che tralasciando anche divergenze ideologiche si uniscano ponendosi quale unico obiettivo il risanamento sociale, culturale, economico della comunità nella quale viviamo. Maddaloni ha bisogno di recuperare vivibilità sociale, sanitaria, culturale, economica, dare ascolto alle periferie abbandonate e degradate, a chi vive in condizioni di estremo disagio, a chi, per usufruire di servizi essenziali quali sanità, giustizia, lavoro, deve uscire dalle sue mura e cercare fuori ciò di cui disponeva negli anni passati. Nasce, per quanto premesso, l’associazione culturale politica “Città Oltre”. Le linee guida delle attività programmatiche poggiano sui valori che contraddistinguono le forze politiche di area di centro-destra Presidente dell’associazione è il dott. Lutri Giuseppe, viceresidente dott. Carfora Giuseppe, segretario dott. Merola Pietro. Tra i membri dell’associazione figurano a vario titolo i cittadini Crisci Maria Luigia, Pisanti Gennaro, Carangelo Maria, Carfora Pasquale, Ricciardi Laura, Fusco Salvatore, Crisci Giuseppina, Madonna Fabrizio, Di Vico Michele, Piccoli Nicola e Mozzillo Miriam.
Città oltre