Rischia di diventare un caso spinoso, ma anche al tempo stesso un laboratorio da esportare a livello provinciale, la questione delle primarie del centro sinistra a Maddaloni. La strada imboccata e voluta dalla commissaria cittadina Pina Picierno, infatti, sta provocando una serie di assestamenti interni al PD ed agli alleati che quasi sicuramente porteranno a scenari forse imprevedibili dove si testeranno e si cementeranno nuove alleanze in seno al partito. Il tutto, ovviamente, favorito dal caos scaturente dalla mancanza di certezze, anche regolamentari, visto e considerato che ad oggi non esiste un’assemblea ed una platea degli iscritti, né vi è un tesseramento effettivamente valido. L’unica cosa certa al momento è l’adesione di alcuni partiti, e precisamente di Centro Democratico di Giovanni Zannini, di Terra Libera di Luigi Bosco, di Calatia Libera di Enzo Santangelo e dell’UDC a partecipare alle primarie per scegliere il candidato sindaco. Intanto nel Partito Democratico si muovono le truppe cammellate. Due sembrano ad oggi gli antagonisti pronti a contendersi la leadership: Maurizio Reitano che dalla sua può annoverare il gruppo che si riconosce intorno alle posizioni di Stefano Graziano e Flavio Smarrelli con l’appoggio del gruppo una volta incentrato su Gaetano Pascarella, oltre che nell’ala degli ex Margherita. Restano ancora in attesa di collocarsi diversi big del partito a partire dalla Sgambato, che seppure in apparenza al fianco di Graziano a sostegno di Reitano, potrebbe cercare nuove sinergie con vari big come la Capacchione, Caputo ed Oliviero. E la presenza della Capacchione di fatto porterebbe alla rottura del fronte comune con Graziano. E la volontà di trovare nuovi schemi, e soprattutto la decisione di puntare su un volto nuovo, gradito anche agli altri partiti, potrebbe far lievitare le quotazioni di quello che ad oggi appare un outsider come Giuseppe Razzano. Il nome di Razzano ad oggi pare essere quello in grado non solo di poter contare sull’appoggio di big del Pd come il duo Caputo- Picierno, ma anche di quello dei vari Zannini, Bosco e Santangelo. Tuttavia Razzano ad oggi resta in attesa e soprattutto non ha sciolto la riserva se candidarsi o meno, aspettando l’approvazione del regolamento sulle modalità di svolgimento delle primarie e di scelta del candidato sindaco.
Francesco Paolo Legnante