Matese- “E’ colpa , soprattutto di questa giunta regionale se i parchi vivacchiano”. Un intervento a 360 gradi quello dell’ex presidente del parco regionale Pino Falco che aveva vivacizzato il tessuto locale motivando non poco le associazioni , nonostante il dimezzamento dei poteri gestionali imposti dall’esecutivo Caldoro. “Il problema dei vincoli che il Parco ha determinato è un falso problema. Il nostro territorio- voglio ricordare – in materia urbanistica è vincolato dai piani paesaggistici a cui fanno riferimento i piani regolatori, dove approvati. Le norme di salvaguardia delle tre aree che il Parco individua sono comprese, in maniera semplice, dai piani paesaggistici. Questo per dire che intorno al Parco girano persone, rappresentanti delle Istituzioni, che parlano per slogan e non per dati di fatto oggettivi indicati dalle norme”. Insomma per l’ex presidente occorre impostare su basi corrette la problematica dell’incidenza-presenza del parco : “Il Parco- aggiunge Falco- potrebbe incidere, anche in maniera vincolante, quando saranno licenziati i Piani del Parco( inadempimento che si trascina da tanti anni ndr), strumento urbanistico e ambientale di un territorio, cosa ancora nemmeno pensata. Ecco perché Parchi devono avere una centralità nella discussione e nella gestione dei territorio. Sono la conseguenza se non la sintesi delle innumerevoli Convenzioni Internazionali in materia ambientale, di tutela delle acque, habitat, fauna ecc. ecc., pertanto non possono essere gestiti con superficialità oppure allo stesso modo degli enti territoriali presenti”. Critiche rilevanti alla giunta in carica di centro-destra sui parchi e sulla forestazione mettendo in evidenza un filo da molti ignorato o trascurato in materia di aree interne : “Il problema del mancato decollo di questi enti, almeno in Campania, è da attribuire a questa Giunta Regionale che ha, in un primo momento sospeso le attività dei Presidenti nominati dalla Giunta precedente, ,ponendoli in attenuazione dei poteri 2 mesi dopo l’incarico ricevuto e dopo 2 anni ha nominato i nuovo Presidenti, con pieni poteri, senza avviare le procedure per la nomina della Giunta( altro inadempimento anche se più recente ndr). Questo Governo regionale ha distrutto quanto costruito, anche con qualche criticità, la giunta precedente, bloccando il PIRAP( nonostante le azioni per recuperare e salvare quanto rispondente alle linee di intervento messe in campo dall’ente parco in carica ndr), e annullando tutto quanto presente sui territori, non da ultimo il problema dei BAIF, non pagati da circa un anno e retrocessi a tempo determinato. Questi lavoratori, senza turnover e senza garanzie, erano coloro che determinavano la presenza di interventi ordinari e straordinaria di difesa dei suoli e del patrimonio forestale. Inoltre- conclude Falco- bisogna anche individuare responsabilità di chi non utilizza le risorse che abbiamo, i siti realizzati con il PIT Parco e da me recuperati, ora in abbandono e senza un minimo di iniziative, ad esempio la biblioteca del Parco. Conclusioni: la classe dirigente, quanto tale, deve fare un salto di qualità culturale, intanto informarsi delle norme e delle finalità degli enti e poi abbandonare lo stile anni “50 di manifestare per apparenza senza sostanza. Non perdiamo l’occasione di lavorare intorno all’idea, che è divenuta realtà, della tutela dell’ambiente, della salvaguardia dei territori, della conoscenza delle risorse e potenzialità che le nostre terre hanno. Il Parco Nazionale, ho detto, è bene che se ne parli, quanto meno alziamo la discussione e puntiamo i riflettori sulle tematiche ambientali e non solo sulla sagra della salsiccia e friarielli” riferendosi alla campagna messa in atto da Legambiente per la creazione di un parco nazione campano-molisano.

Michele Martuscelli

 

 

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