Matese-  “Cari Sindaci   confrontiamoci veramente”. In merito alla problematica socio-sanitaria interviene, con una nota, Daniele Romano, il presidente di “Umanità Nuova”, associazione associata a Federhandfish Campania per il sostegno alla disabilità.Ecco il comunicato:

“Cari sindaci  dell’Ambito C-4 vi indirizziamo questa breve lettera di risposta al vostro comunicato uscito qualche giorno fa riguardo il paventato rischio del blocco dei servizi socio-sanitari,per via di una legge approvata nell’ultima legge finanziaria regionale(n.16 del 07/08/2014 art.146). Già ad agosto avevamo avvertito il Sindaco Cappello di questo rischio ma non c’era stata risposta e avevamo anche sollecitato i vari Consiglieri regionali ad intervenire modificando tale comma,ma anche dalla Regione nessuna risposta,forse perché ancora lontane le elezioni. Non possiamo non dar ragione ai nostri sindaci quando affermano che le risorse che arrivano sono sempre poche e per lo più arrivano in ritardo. Però ci domandiamo sempre e quindi rivolgiamo questa nostra domanda ai nostri rappresentanti:ma i soldi per i consulenti dell’Ufficio di Piano dell’Ambito C-4 ci sono sempre? La 328 era nata per unificare i vari interventi nei confronti delle categorie più deboli,non per innescare un sistema clientelare,che ormai va avanti da decenni. Non si capisce come queste persone vengono assunte,se attraverso un concorso,per simpatia,per capacità(abbiamo dei forti dubbi su questo) o perché imposte da qualcuno?Vi ricordo sempre il caso dell’Ambito di Caserta,dove il Coordinatore, il dott. Gambardella,ha ricoperto per anni questo ruolo,però con una laurea in teologia….è abbiamo detto tutto! Cari Sindaci se dal 1 Gennaio non sarete in grado di garantire le prestazione socio-sanitarie nei confronti delle persone con disabilità,però sarete in grado di garantire le clientele,verremo tutti i giorni presso l’Ambito e trascorreremo con voi l’intera giornata. Se volete il nostro appoggio incominciate ad eliminare gli sprechi,che c’è ne sono tanti,ma  se invece scegliete di non garantire solo  le prestazione socio-sanitarie commettere un grave errore in primis perché è anticostituzionale visto che stiamo parlando dei livelli essenziali di assistenza,ma soprattutto dal punto di vista morale scegliere di non garantire le prestazioni socio-sanitarie vuol dire staccare la spina a persone che già oggi hanno le loro difficoltà quotidiane. Come organizzazione di tutela dei diritti delle persone disabili siamo pronti a qualsiasi tipo di confronto,ma che sia un confronto vero!Aspettiamo una vostra chiamata”.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui