AVERSA – «Ancora una volta il trasporto pubblico locale rischia di essere compromesso per colpa delle inefficienze della Regione creando danni e disagi agli utenti. L’ultimo caso è quello che riguarda la metropolitana che collega Aversa a Piscinola, gestita dalla Eav che, nonostante i salvataggi economici da parte della giunta Caldoro a danno delle altre aziende campane, lamenta una carenza di liquidità non solo per il pagamento degli stipendi ma anche per poter acquistare i pezzi di ricambio.

È una situazione vergognosa, frutto dell’inerzia amministrativa più volte palesata da questa giunta che ha ormai fallito in tutti i settori di sua competenza». È questo il duro attacco che il deputato di Sel, Michele Ragosta, sferra nei confronti della Regione Campania all’indomani delle notizie di cronaca che hanno raccontato della drammatica situazione in cui versa la metro che collega la città di Aversa con Piscinola, nel napoletano. «Le cronache dei giornali – ha aggiunto Ragosta – ci raccontano di treni fermi e stazioni chiuse, con i dipendenti costretti a fronteggiare l’utenza per spiegare il disagio. Lavoratori che, a loro volta, vivono una condizione di precarietà con il mancato pagamento degli stipendi. Non è più tollerabile che nella nostra regione vengano meno i servizi minimi ai cittadini. Gli attacchi dell’assessore Vetrella ai vertici di EAV hanno del paradossale, volendo essere buoni, attacchi che altrimenti andrebbero definiti ridicoli. La Regione dimostri con i fatti che le accuse di cui leggiamo in questi giorni sui giornali non sono semplicemente uno scaricabarile, che vuole nascondere le responsabilità sulla vicenda Metro Nord Est. I vertici dell’Eav, infatti, sono di nomina del Presidente Caldoro che ha il potere, ritenendo inadeguata la gestione dell’attuale amministratore, di sostituirlo. La verità è che per salvare la Circumvesuviana che tutti sapevano essere al collasso per l’enorme indebitamento, si è ritenuto utile accorpare questa società a quelle di più recente costituzione. In soli 4 anni dal primo treno, seppur ci fosse stata una pessima gestione, non si sarebbe potuti arrivare alla sospensione a tempo indeterminato delle partenze da Aversa. Se si vuole evitare, dunque, che anche questa si caratterizzi come la solita minestra all’italiana, è necessario individuare responsabilità precise sul blocco di un servizio necessario costato svariati milioni di euro ai cittadini.

 

Se Vetrella non bluffava ha quindi davanti a se solo due strade da percorrere: chiedere a Caldoro l’immediata sostituzione dei vertici Eav o dimettersi per manifesta incapacità e, con lui, tutta la giunta Caldoro che ha fallito. È ora che ammettano le loro colpe e facciano un passo indietro. Dal canto nostro, come Sinistra Ecologia e Libertà, nei prossimi giorni presenteremo un’interrogazione parlamentare al ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Maurizio Lupi, e al vice ministro, Vincenzo De Luca, chiedendo che – ha concluso – vengano presi provvedimenti urgenti per riattivare un servizio che serve, quotidianamente, centinaia di pendolari che dall’entroterra casertano raggiungono quotidianamente la città di Napoli attraverso la metropolitana».

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