Sulle dichiarazioni del Consigliere comunale Giuseppe Piazza in merito alla TASI interviene l’Assessore al Bilancio Valerio Bertolino. “Con le domande poste dal Consigliere Piazza abbiamo la certezza della ridotta conoscenza dei tributi locali da parte dell’esponente dell’opposizione. Facciamo chiarezza partendo da qualche fatto. La TASI, come espressamente indicato dal Ministero delle Finanze, deve essere catalogata come “imposta” e non come “tassa”. La differenza è presto detta. Nel caso di imposta non esiste un vincolo di destinazione come nel caso delle tasse. Ed in ogni caso voglio ricordare a Piazza, come prevede la contabilità pubblica, che il totale delle entrate finanzia il totale delle uscite. Gli incassi TASI saranno evidenziati in tutta trasparenza nel Conto consuntivo ma è bene chiarire che non esiste alcune obbligo normativo di finalizzare queste entrate ai cosidetti servizi indivisibili. Questo per due ordini di motivi. Il primo è che nel 2014 nessuno poteva sapere l’incasso di una nuova imposta. Non solo. Non tutti i Comuni hanno potuto o voluto istituire la TASI, in quanto legata al sistema di aliquote IMU. Quindi i Comuni che avevano aliquote al massimo non possono pagare i servizi indivisibili perchè non hanno avuto incasso ? Il secondo motivo è ottimamente illustrato dalla stessa ANCI che ha dichiarato: “Appare evidente che l’obbligo di individuare i servizi indivisibili è un’inutile appesantimento degli adempimenti comunali, giacché le modalità di utilizzo delle entrate comunali sono già dichiarate ed attestate dal Comune in molteplici documenti di bilancio, quali il rendiconto al bilancio preventivo e consuntivo. Peraltro, la disposizione appare ultronea anche perché la Tasi non è un’entrata vincolata alla copertura dei servizi, diversamente, ad esempio, dall’imposta di scopo di cui all’art. 6 del Dlgs. n. 23 del 2011″. Voglio dire al Consigliere Piazza che piuttosto che ripristinare la regolarità amministrativa, da sempre ampiamente rispettata da questa amministrazione, ripritini un pò più di tempo per studiare ed approfindire tematiche nelle quali evidenzia più di una carenza”.

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