Il vicesindaco del comune di Mondragone Anna Barbato ha rassegnato le dimissioni dall’incarico di assessore. Le motivazioni in una lunga lettera invita al sindaco, ai colleghi di giunta e ai consiglieri comunali.
Ecco il testo
Caro Sindaco, Cari Colleghi, Cari Consiglieri,
Credo sia giunto il momento di mettere un punto al mio impegno amministrativo. Questa esperienza, da me vissuta intensamente, ha consentito alla mia persona di arricchirsi e di donare agli altri tutto quanto era a mia disposizione, per cercare di migliorare una comunità con potenzialità enormi, spesso abbandonate all’insufficienza di un impegno politico e civile, fattori che ahimè impediscono lo sviluppo di questo territorio, potenziale punta di diamante del nostro litorale.
Non voglio impegnarmi nel declinare – non essendo questo il momento adatto – quali possano essere i fattori e le difficoltà che nettamente impediscono lo sviluppo a pieno di Mondragone, come comunità e come spazio turistico permanente; voglio soffermarmi invece su quanto di più deleterio ha indotto la sottoscritta Anna Barbato ad una profonda riflessione, che va oltre questa o quella posizione politica. Oltre questo incarico o quel ruolo da ricoprire. Parte della società civile e parte di quegli organi preposti alla speculazione politica, riconosciuti come attivisti della “libera informazione”, hanno fin dal primo momento inscenato una commedia dove, hanno dato centralità all’inciucio, alle dicerie, a quelle false deduzioni, illogiche, non provate, hanno delimitato intorno a me una zona grigia, dove una difficile rete di Penelope (cucita ah hoc!) non ha permesso più di distinguere il vero dal falso.
Arrivata ad un certo punto di questo tortuoso percorso, non è stata la stanchezza a fermarmi, quanto la delusione verso quella parte del mondo, che nulla dice per questo territorio ma tanto fa e tanto lavora per smantellare la dignità di una persona, costruendo simulacri d’altro tipo…
Avverto in maniera forte e radicata la passione per la politica, attività intesa nel senso più nobile del termine, come servizio verso la comunità. Ho sempre vissuto nel rispetto della legalità, delle leggi, delle istituzioni, della rappresentanza, considerandole grandi forme di educazione civile e di libertà.
Considerati gli ultimi eventi e considerato l’amore che nutro per il quartiere nel quale per scelta lavoro, Pescopagano, ritengo oggi più che mai necessaria una svolta urbanistica e sociale per quel territorio. I bambini con cui ho l’onore di lavorare ogni mattina, a scuola, essendo un’insegnate, mostrano il vero volto di Pescopagano, forse la vera Italia. Persone che non devono assolutamente essere considerate sulla base di quello che l’occhio vede, ma sulla base di quello che il cuore sente. Ed è proprio per quei bambini che, in questa lettera di dimissioni, invito l’amico Giovanni Schiappa e l’amico Dimitri Russo, a trovare una strada comune, affinché tutti i figli della terra di Pescopagano e coloro che ci vivono possano sentirsi tutelati e garantiti come cittadini del domani.
Oggi, il quartiere di Pescopagano necessita di una risposta seria, programmatica e durevole, affinché questa possa tornare a splendere e divenire nuovamente il fiore all’occhiello del litorale domitio.
Ritengo, infine, necessario abbandonare il ruolo politico-amministrativo che rivesto presso le istituzioni comunali, affinché l’Amministrazione Comunale di Mondragone non possa avere né problemi né scusanti alla risoluzione definitiva di tale atavico problema. Ma rimarrà vivo in me la passione e la dedizione alla politica come servizio verso il prossimo da semplice cittadina, iscritta al Partito Democratico.
Sono onorata di aver collaborato con una persona come Lei Sindaco che svolge il lavoro di Primo Cittadino con dedizione e abnegazioni.
L’occasione mi è gradita per ringraziare Lei, i colleghi di Giunta, i Consiglieri Comunali, con i quali ho condiviso progetti e sogni di sviluppo per la nostra amata Mondragone. Un grazie particolare alla Segretaria Comunale, ai funzionari, agli impiegati tutti, per la collaborazione offertami.
Più di tutti voglio ringraziare il dott. Achille Cennami, mio maestro Politico, il quale mi ha insegnato che al di sopra della Politica ci sono i rapporti umani che vanno sempre salvaguardati.
Proprio per questi motivi è chiaro che le mie dimissioni, ampiamente meditate, devono essere intese come assolutamente irrevocabili e non traggono origine da questioni di imbarazzo di carattere familiare, personale o lavorativo, bensì dal liberare tutti da eventuali imbarazzi che potrebbe procurare la situazione che si è determinata per i noti fatti di cronaca di Pescopagano.
AD MAIORA!
Mondragone lì 30/07/2014 Con stima ed affetto
Anna Barbato