AVERSA – “Il problema della movida notturna non appartiene solo alla zona di via Seggio che, ultimamente, ha catalizzato gran parte dell’attenzione pubblica, ma da molto più tempo caratterizza la zona del Parco Argo, i cui abitanti riscontrano proprio in questi periodi più caldi i maggiori disagi. Infatti, con l’avvicinarsi dell’estate i ragazzi, a bordo di veicoli di ogni sorta, sono maggiormente invogliati ad uscire per strada e a trattenervisi fino a tarda ora, ed è proprio questo andirivieni che costringe gli abitanti della zona, per evitare smog e rumori di ogni tipo, a chiudersi in casa e a soffrire la calura”. E’ questo l’incipit di un intervento del consigliere comunale di Noi Aversani Nico Nobis che punta ad accendere i riflettori sulle problematiche connesse alla movida in altre zone della città normanna, anch’esse ‘ostaggio’ dei giovani.
“Le problematiche -spiega il giovane legale – sono note, e chi vive la zona si trova spesso a fronteggiare i numerosi avventori che, incuranti di ogni regola di civiltà, sostano i propri veicoli davanti ai cancelli di ingresso dei condomìni, arrecando innumerevoli disagi. Rintracciare l’automobilista di turno che si allontana dopo aver parcheggiato in sosta vietata è spesso impresa difficile e, una volta individuato e ripreso per detto atteggiamento, risponde stizzito che si è allontanato “solo per il tempo di un caffè”. Litigi e ingiurie sono all’ordine del giorno e spesso si sfiora la tragedia. A tal proposito, si è letto di una petizione sottoscritta proprio dai cittadini residenti al parco che pretendono la giusta attenzione per problematiche che da sempre vengono riscontrate nella zona. A mio avviso, il piano traffico, con tutti i relativi sensi di marcia, va immediatamente rivisitato, dal momento che è proprio a causa dell’intasamento dei veicoli che entrano nella zona, senza adeguate vie di uscita, che si intensifica il traffico con tutte le conseguenze del caso”.
Tante le criticità elencate da Nobis: “Per fare un banale esempio, l’ingresso che da via Pastore tramite via Botticelli conduce nei luoghi ove vi sono i locali più frequentati della zona, comporta non solo l’immissione continua di veicoli in via Modigliani dal senso vietato di marcia che si “scontrano” con quelli che arrivano di fronte, provenienti dal giusto senso. Ed inoltre, poiché anche via Botticelli, in quel citato tratto di ingresso da via Pastore, è a doppio senso di marcia, produce un vero e proprio blocco alla circolazione dei veicoli, con tutte le su menzionate problematiche che, ogni sera, i poveri residenti in quel tratto di strada sono costretti a subire. Stessa sorte è per l’ingresso che dalla zona ippodromo conduce al Parco Argo, ove per la presenza di numerosi bar e a causa del doppio senso di marcia, si generano lunghissime file di veicoli che non hanno come defluire se non andando verso il centro, ove, il traffico è già paralizzato! Queste strade andrebbero rese a senso unico di marcia in moda da creare un flusso di veicoli più snello. Altra osservazione, sempre in merito alla necessità di rivedere i sensi di marcia, è quella attinente l’ultimo tratto di via Raffaello, ove ci sono una serie di stradine che hanno tutte le stesso senso di marcia ad immettersi per l’appunto su via Raffaello, con la conseguenza che una volta giunti in quel punto non è possibile uscire dall’ingorgo fino a che si giunge a via Roma”.
“Pertanto, -conclude – credo sia necessario ed improcrastinabile predisporre, oltre a tutti gli strumenti di vigilanza e controllo della zona che già sono in progetto, un piano traffico che sia più vicino alle esigenze di vita dei cittadini e a quelle lavorative degli esercizi commerciali. L’amministrazione, anche da me rappresentata, ha già avviato una interlocuzione con i proprietari dell’ippodromo per usufruire del parcheggio ad esso antistante per consentire ai veicoli di fermarsi all’ingresso, e terrà certamente conto di queste esigenze nel più breve tempo possibile. Dette problematiche vanno affrontate per garantire a tutti gli abitanti di tutte le zone di aversa maggiormente frequentate le stesse attenzioni, facendo sì che né i cittadini né i commercianti siano penalizzati e possano tutti convivere in una città a misura d’uomo”.