“Noi Aversani”, insieme al Nuovo Centro Destra, questa mattina ha dato inizio ad un fitto programma finalizzato all’ascolto dei cittadini. Partendo dal rione Unrra Casas, periferia di Aversa, i membri del movimento civico sono scesi per le strade con i punti di ascolto e, come avevano promesso, hanno dato voce ai cittadini che convivono da sempre con i problemi che solo chi risiede in un quartiere popolare conosce. La mattinata è stata ancor più costruttiva e utile di quanto “Noi Aversani” si aspettasse. Le persone infatti, del lotto uno e del lotto due, sono uscite dalle loro case e hanno “gridato” tutta la loro rabbia per le condizioni in cui versano. La sfiducia è tanta, ma la voglia di riscatto è evidente. La si percepisce tutta nelle loro parole, nella loro disponibilità a confrontarsi con i membri di “Noi Aversani” e soprattutto nei loro occhi. “La sfida è dura – spiegano i referenti di “Noi Aversani” – ma queste persone chiedono solo rispetto e considerazione. Non possiamo negar loro una vita dignitosa. Le richieste delle signore del quartiere sono state molto chiare: sicurezza e pulizia, per loro e per i loro figli”. E infatti, le persone del posto hanno mostrato tutto quello che bisognerebbe fare per recuperare il rione Unrra Casas, dal verde ai marciapiedi, dalle strade alla spazzatura fino poi all’illuminazione pubblica, cose che per un qualsiasi cittadino sono assolutamente scontate, ma non per quelli che abitano a rione Unrra Casas. “Noi non li lasceremo soli – dichiarano i membri di “Noi Aversani” – vogliamo aiutare queste donne e questi uomini a ritrovare la serenità e soprattutto vogliamo che i ragazzi che abbiamo conosciuto abbiano un futuro migliore. Non possiamo voltare loro le spalle, ma dobbiamo aiutarli a coltivare le loro passioni e desideri e per farlo, hanno bisogno di vivere in un ambiente dignitoso. Noi ci batteremo per questo”.

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