“Meglio tardi che mai, finalmente alcuni sindaci dei Comuni dell’Ato 3 aprono gli occhi e si schierano contro lo scandaloso sistema di potere e del rinnovo partitocratico, spartitorio e clientelare del nuovo Cda della Gori, l’azienda idrica che serve i Comuni vesuviano-sarnesi”. Lo dice in una nota il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà commentando il moto di rivolta dei primi cittadini e l’annuncio di voler andare a incontrare in delegazione la neosindaca di Roma Virginia Raggi per chiederle un intervento forte sui vertici del gruppo Acea, socio privato del gestore Gori. “Non avevamo dubbi sul non rispetto pieno del ruolo che la legge assegna ai sindaci per le nomine del Cda della Gori – sottolinea – un grande carrozzone politico che ha accumulato debiti scandalosi verso la Regione Campania nonostante un generoso condono”. “Le nomine in Gori sono state decise dai capibastone delle varie correnti del Pd con il consociativismo di Forza Italia – conclude Muscarà – sono solo la punta dell’ iceberg di come una certa politica vuole gestire la Regione Campania”.

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