Sono solo strane coincidenze o c’è dell’altro? Ultimamente l’amministrazione comunale di Orta di Atella è avvolta da un vortice di concomitanze. Troppe da non alimentare dubbi. Lotti cimiteriali mai pagati assegnati a parenti stretti del sindaco Giuseppe Mozzillo e di Salvatore Del Prete, alias “Magò”, ex assessore e allora braccio destro o meglio piede destro di Angelo Brancaccio (gli faceva da autista per acquistare le scarpe in via Mazzini a Caserta). Appalti con affidamento diretto a ditte dei familiari del consigliere di maggioranza Francesco Ragozzino. E ora un’altra coincidenza “sospetta”. Il 7 febbraio di quest’anno Mozzillo nomina con un decreto sindacale il nucleo di valutazione. L’organismo è formato da Michele Ferraro (presidente) e dai componenti Paolo Tarantino e Raffaela Capasso. Vi starete chiedendo: e allora? Presto detto. Il 2 dicembre 2016 Antonio Barra, allora sindaco di Crispano, la cui amministrazione comunale è stata sciolta per camorra lo scorso 24 gennaio, piazza nel nucleo di valutazione Caterina Ragozzino (nella foto in basso a sinistra), che il 6 marzo ha intascato 973,50 euro. Chi è costei? Guarda caso…, è la sorella sorella del consigliere Ragozzino, il quale grazie a concomitanze fortunate si è guadagnato con merito negli ambienti politici l’appellativo di “asso pigliatutto”.

L’altra strana e incredibile coincidenza riguarda un altro intreccio tra Orta di Atella e Crispano. Infatti abbiamo scoperto che, ancora una volta per caso…, Raffaela Capasso è la moglie proprio dell’ex primo cittadino di Crispano. Un asse sulla strada Orta-Crispano che ha prodotto nel giro di pochi giorni una doppia nomina di due parenti strettissimi di amministratori comunali. I più maliziosi penseranno che si tratti di uno scambio, ma noi che siamo ingenui vogliamo credere che sia solo l’ennesima concomitanza miracolosa. Ma dai forti mal di pancia scoppiati nella maggioranza si direbbe che anche i sostenitori di Mozzillo nutrono forti perplessità. Stasera i consiglieri incontreranno il sindaco e pretenderanno ampie spiegazioni. Particolarmente arrabbiati Alfonso Di Giorgio, Andrea Villano e Arturo Vislino. Il primo cittadino riuscirà a “scagionarsi”? Vedremo. Ma sicuramente sa che la sua squadra di governo potrebbe perdere a breve altri pezzi e quindi cerca di coltivare il suo orticello. Non solo. Prova a dare spazio a chi potrebbe non partecipare alla possibile congiura per mandarlo a casa molto prima della scadenza del mandato, forse già a fine anno. Siamo agli ultimi giorni di Pompei? Sembra proprio di sì.

Mario De Michele

 

 

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