CASERTA – Il 17 luglio scorso i Consiglieri di Speranza per Caserta, Norma Naim e Francesco Apperti, hanno presentato al Sindaco Del Gaudio, all’Assessore e al Dirigente al ramo, una interrogazione relativa alla deliberazione della Giunta Comunale n. 96 del 10 luglio 2012, (sanzioni amministrative per il meretricio su strada),
in quanto “la corretta interpretazione della norma non conferisce ai Sindaci alcun potere di emanare ordinanze di ordinaria amministrazione in deroga a norme legislative o regolamenti vigenti, eccetto i casi di specifica necessità ed urgenza”. I Consiglieri di Speranza per Caserta sottolineano che “nella stessa deliberazione sono stati usati termini quali “pubblica decenza” e “decoro della città” e parole desuete come “meretricio” per indicare la prostituzione su strada, che oggi è quasi sempre coatta e, in quanto tale, è stata definita dall’ONU come “tratta degli esseri umani”, che riportano ad una visione in cui il sesso a pagamento è legittimato, basta che non sia visibile e non disturbi la moralità della pubblica opinione. Ancora una volta – in questa vicenda – non viene considerato che il problema sia quello di una sessualità maschile, che ha bisogno di esercitare il proprio potere su un corpo femminile, e della gestione criminale della tratta. Un fenomeno sociale, quello della tratta degli esseri umani, così complesso non può tradursi in una semplice Ordinanza sindacale orientata esclusivamente a fare cassa da parte dell’Amministrazione comunale”.
“Oggi 21 agosto – affermano i Consiglieri di Speranza per Caserta – gli organi di stampa locale diffondono un nuovo intervento del Sindaco Del Gaudio, che ancora una volta ritorna sulla questione dichiarando che “in piazza Vanvitelli vi sono immigrate che stanno lì per adescare uomini, anche anziani”; cioè, si tenta di colpevolizzare la donna, sfruttando l’immaginario collettivo che la vede come tentatrice! Spiace rilevare che nella nostra città, in una terra segnata da un degrado ambientale, sociale e culturale, dove anche la piaga dello sfruttamento sessuale, a danno di tante giovani donne migranti, è assai presente con i suoi segni di violenza e di vera schiavitù e nonostante l’impegno di Associazioni femminili, quali Casa Rut, volto a sottrarle alla malavita e reinserirle nel tessuto sociale e produttivo, il fenomeno sia affrontato con tanta superficialità e scarsa attenzione da parte delle Istituzioni.
I Consiglieri comunali di Speranza per Caserta rammentano al Sindaco Del Gaudio che, nella Legge Regionale sulla dignità e cittadinanza sociale, vi è un’area di intervento dedicata: allora perché non investire l’Assessorato alle Politiche Sociali, e per esso l’Assessore Emiliano Casale, per affrontare un fenomeno così delicato e complesso?”.