Lo avevamo già annunciato circa tre mesi fa, precisamente il primo aprile, ora puntualmente arriva la conferma: Michele Frignola è il nuovo presidente della società Acquedotti. Il commercialista è cognato di Andrea Villano, capogruppo consiliare di Progetto per Orta. Villano ha sposato la sorella di Frignola. La soluzione familiare trovata dal sindaco Giuseppe Mozzillo accontenta non solo Villano, ma anche un altro consigliere di maggioranza. Si tratta di Raffaele Elveri. I due sono legati da interessi di svariato genere. E il nome di Frignola è l’ideale per rinsaldare il sodalizio. Il professionista ha già avuto a che fare con il Comune di Orta di Atella. E’ stato prima componente e poi presidente del collegio dei revisori dei conti nel biennio 2011-2012. Un periodaccio sotto il profilo finanziario per l’allora amministrazione Brancaccio. I bilanci approvati nel 2011 e 2012, con il parere favorevole dei revisori, quindi anche di Frignola, sono finiti sotto la lente di ingrandimento della Procura della Corte dei Conti regionale che ha aperto un’indagine per un presunto danno erariale di circa un milione di euro. Nel mirino dei pm contabili, che hanno chiesto il rinvio a giudizio degli indagati, finirono anche gli strumenti finanziari adottati nel 2013. L’inchiesta, ancora in corso, si riferisce infatti il triennio 2011-2013. Le principali accuse della Procura della Corte dei Conti riguardano i decreti sindacali, adottati dall’allora primo cittadino Brancaccio, per il conferimento di incarichi esterni a capisettore e altre figure professionali, tra cui Tonino Russo, oggi capogruppo del Psi in assise, ed a otto staffisti. Torniamo alla nomina. Sono tanti i lati d’ombra di una decisione che è il sindaco Mozzillo ha preso dopo un’attesa lunga un anno. Per legge le società miste pubblico-private debbono avere come socio maggioritario il pubblico. E anche nei consigli di amministrazione la maggioranza deve essere garantita alla parte pubblica. Lo stesso statuto dell’Acquedotti prevede che su nove consiglieri la metà più uno deve essere rappresentata dai Comuni soci. Ma, come dicevamo, per un anno il cda è stato composto solo da quattro consiglieri in quota enti pubblici e quattro in quota privato. Di fatto il socio privato (in questo caso la Ottogas) con il 49% delle quote ha detenuto per un lungo periodo la maggioranza in quanto il Comune di Orta ne possiede il 37% mentre gli altri enti locali hanno piccole quote. E quindi una domanda nasce spontanea: in questo anno di vacatio senza presidenza sono stati salvaguardati gli interessi pubblici o quelli privati? In altre parole, quando è stato stabilito, com’è avvenuto, l’aumento delle bollette idriche chi ha tutelato i cittadini? Non solo. Come sono stati utilizzati i soldi pubblici? Dando un’occhiata al bilancio 2014 della società abbiamo notato che per i “compensi agli organi sociali” sono stati sborsati ben 273.569 euro. E non finisce qui. Sempre in base alla normativa vigente anche nei cda degli organismi a maggioranza pubblici deve essere garantita la parità di genere. Cioè sono previste le “quote rosa”. Ma evidentemente il sindaco Mozzillo è maschilista oppure, ed è l’ipotesi più verosimile, ha dovuto cedere alle pressioni di Villano e di Elveri. Proprio Elveri, nell’ultimo consiglio comunale, è stato letteralmente rincorso e braccato dal primo cittadino perché aveva abbandonato l’aula non avendo digerito la decisione del sindaco di comunicare il nome del nuovo presidente del consiglio (Massimo Russo) soltanto poche ore prima dell’assise. Con la nomina di Frignola gli passerà il mal di pancia? Villano invece non ha proprio nulla di cui lamentarsi. Suo cognato è stato piazzato alla guida dell’Acquedotti e nei giorni scorsi suo cugino, l’ingegner Raffaele Villano, ha ottenuto l’incarico di responsabile del settore Urbanistica del Comune. Cin, cin.

Mario De Michele

 

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