E poi dicono che al Comune di Orta di Atella i conti non tornano. Per forza. Nel periodo tra il 2006 e il 2011 alcuni attuali amministratori ed ex consiglieri hanno percepito indebitamente circa 250mila euro di indennità di carica. Tra i beneficiari illegittimi figura anche il sindaco Giuseppe Mozzillo. L’ingente somma riguarda le indennità versate ai vicepresidenti e vicepresidenti vicari del consiglio comunale, i quali non avevano alcun diritto a intascare i soldi. Il caso scoppia nel lontano 2011 con un’inchiesta della Corte dei Conti della Campania. Ma da allora i soldi non sono stati ancora restituiti dalla stragrande maggioranza dei beneficiari. E l’attuale giunta pensa a tutto (in primis ad aumentare le tasse) fuorché a predisporre gli atti per il recupero dei fondi sottratti in modo indebito alle casse comunali, quindi ai cittadini ortesi. Anzi appare palese e goffo il tentativo di allungare i tempi nella speranza che tutto possa finire in una bolla di sapone. Ricostruiamo i fatti. Nel novembre 2011 Egizio Lombardi, allora segretario generale del Comune, redige una prima relazione sulla scorta della delega assegnatagli dai giudici contabili e notifica le costituzioni in mora agli amministratori interessati e ai funzionari comunali firmatari degli atti tra cui l’attuale vicesegretario Francesco Silvestre. Nel 2012 la giunta dell’epoca richiede un parere all’avvocato Carlo Ingicco. Il legale stabilisce in maniera inequivocabile che le somme intascate dai presidenti del consiglio e dai vicari vanno restituite con interessi e rivalutazione monetaria.

Nonostante l’ennesima comunicazione del segretario generale Lombardi risalente al 2013 poco o nulla si muove. Nel maggio 2014 fu incaricato l’avvocato Ennio Romano per il recupero delle somme ma lo scorso ottobre la giunta Mozzillo gli ha revocato l’incarico (come mai?) conferendolo a un altro avvocato (più amico?) Il finale è scontato: i 250mila euro percepiti indebitamente non sono ancora ritornati nelle casse del Comune, quindi non sono stati restituiti ai legittimi proprietari cioè i cittadini. A quanto pare il sindaco Mozzillo sta versando circa 50 euro al mese. Un veloce “piano di rientro” che gli consentirà nel giro di una ventina d’anni di restituire i 12.383 euro che si è messo in saccoccia. Per evitare che la questione finisse nel dimenticatoio il capogruppo di Campania Libera, Ferdinando D’Ambrosio, che con serietà e costanza sta svolgendo una serrata attività di controllo sulle scelte amministrative nell’interesse della collettività, ha presentato una dettaglia interrogazione a risposta scritta per chiedere chiarimenti su una vicenda che presenta tanti lati oscuri. E per mettere con le spalle al muro soprattutto il sindaco che viaggia a due velocità: rapidissimo nel pretendere il pagamento di tasse esorbitanti e lentissimo nel restituire al Comune i soldi intascati indebitamente. Per la serie “aiutati che Dio ti aiuta”.

Mario De Michele

ECCO CHI HA PERCEPITO INDEBITAMENTE L’INDENNITA’ DI CARICA

Giuseppe Mozzillo: 12.383 euro

Alfonso Di Giorgio: 24.515 euro

Massimo Lavino: 67.149 euro

Luigi Ziello: 47.712 euro

Giovanni Sorvillo: 39.325 euro

Dario Santillo: 13.200 euro

Salvatore Patricelli: 5.230 euro

Giuseppe Origine: 7.764 euro

Carlo Cioffi: 8.750 euro

Ferdinando Acerbo: 7.029 euro

Antonio Orefice: 980 euro

CLICCA QUI PER LEGGERE L’INTERROGAZIONE DI FERDINANDO D’AMBROSIO

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui