Dopo lo straordinario risultato registrato in occasione delle assemblee di circolo per le convenzioni, i “renziani” di Orta di Atella suonano la carica ed invitano i cittadini a recarsi domenica prossima presso la sede PD di Piazza Pertini. Alle primarie dell’8 dicembre, per la scelta del segretario nazionale, infatti, possono partecipare tutti i cittadini, anche non iscritti, recandosi al seggio allestito, per l’occasione, nella sede dei democratici, sita in Piazza Pertini, dalle ore 08:00 alle ore 20:00, muniti di documento di riconoscimento e tessera elettorale.
In un apposito incontro, tenutosi l’altra sera, cui hanno preso parte la rappresentante all’Assemblea provinciale Maria Lombardi, i rappresentanti dei Giovani democratici Luca Mozzillo e Giuseppe Iovinella, i dirigenti del Pd di Orta, Benito Dell’Aversana, Giuseppe Vitale e Giuseppe Lavino, l’intero gruppo consiliare composto dai consiglieri Piccirillo, Roseto, De Micco e Minichino, assieme a tanti altri giovani impegnati nell’associazionismo e nel volontariato come Verde, Mozzillo, Misso, Russo e Vitale, è stata fatta una disanima della situazione nazionale e locale, sottolineando l’importanza della scelta che si andrà a fare domenica prossima.
I rappresentanti dei Comitato Renzi di Orta di Atella hanno suonato la carica al Partito Democratico, convinti che si debba continuare sulla strada del rinnovamento intrapresa con l’esperienza delle primarie dello scorso anno. Soprattutto tengono a precisare che non hanno alcuna intenzione di costituirsi in corrente o area all’interno del PD, ma rappresentare una proposta di innovazione e cambiamento, nei metodi e nei contenuti del partito.
“In questa ottica – spiega l’ing. Michele De Micco, rappresentante della mozione Renzi – la proposta di Matteo Renzi rappresenta una vera e propria speranza per un futuro migliore del Partito Democratico e del paese Italia.
Siamo arciconvinti, come ripete Matteo, che o il Governo Letta si mette a fare le cose che servono all’Italia oppure la disoccupazione continuerà a crescere. La crisi continuerà a mordere. E il PD perderà le elezioni. Se non ci diamo una mossa, chi oggi protesta senza proporre ci stritola. Renzi si candida e si mette in gioco perché grande è la voglia di reagire, perché, insieme, vogliamo recuperare la speranza, perché vogliamo che gli italiani non siano solo orgogliosi del proprio passato. Renderci orgogliosi del futuro: a questo serve la politica”.