Angelo Brancaccio presenta ricorso al Tar contro il provvedimento di sospensione dalla carica di sindaco di Orta di Atella disposto dalla Prefettura di Caserta in seguito alla condanna a 4 anni e 6 mesi. Il primo cittadino però rinuncia alla richiesta di sospensiva e chiede direttamente il giudizio di merito. Di fatto, quindi, rinuncia alla possibilità di essere reintegrato in tempi brevi, come invece ha fatto il sindaco di Napoli De Magistris. “Pur  essendo certo che avrei vinto il ricorso al Tar sulla sospensiva contro il decreto di sospensione da sindaco, che comunque la Prefettura ha adottato come atto dovuto, ho deciso di chiedere direttamente un giudizio nel merito della questione. Poiché si andrà al voto tra pochi mesi – aggiunge Brancaccio – non ho alcuna intenzione di apparire come colui il quale vuole fare il sindaco ad ogni costo. Sono altresì certo che il Tar mi darà ragione quando si pronuncerà nel giudizio di merito. Sul piano politico – conclude Brancaccio – ho piena fiducia nelle capacità amministrative del sindaco facente funzione, della giunta e della maggioranza consiliare”. Il ricorso, che Brancaccio presenterà lui stesso martedì prossimo (27 gennaio), verte su due questioni essenziali: la contestazione della retroattività prevista dalla Legge Severino anche sul piano penale e la sproporzione tra la condanna di primo grado e il danno procurato alla popolazione che si vede privata del primo cittadino. Anche se in base alla normativa Brancaccio è candidabile, lui ha espresso la volontà di non ripresentarsi alle comunali di maggio, nonostante il gruppo consiliare e le forze politiche di maggioranza gli abbiano già chiesto più volte di guidare anche la prossima coalizione.

Mario De Michele

 

 

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