Fuori Eleonora Misso. Dentro Massimo Lavino. Il sindaco Angelo Brancaccio trova la quadra e vara la nuova giunta. Come già ampiamente annunciato da Campania Notizie nei giorni scorsi, c’è stata una sola new entry. Quella di Lavino, appunto, che perde la presidenza della società Acquedotti, assegnata a Ermanno Guido, e guadagna la poltrona di assessore. Per il resto tutto come prima. Riconfermati Giuseppe Mozzillo, Eduardo Indaco, Nicola D’Ambrosio, Antonio Marroccella e Rosa Minichino. Vediamo le deleghe. Mozzillo, che continuerà a essere il vice di Brancaccio, si occuperà di Lavori pubblici, Progettazione rete fognaria, idrica, strade e pubblica illuminazione, oltre che di Edilizia scolastica e manutenzioni. A D’Ambrosio sono stati affidati i Servizi cimiteriali, Edilizia cimiteriale, Nuovo cimitero e le Politiche agricole. Indaco “mantiene” le Politiche culturali, giovanili e sportive, Spettacoli, Protezione civile, Edilizia sportiva, Trasparenza e Legalità. Invece i settori Arredo urbano, Mercato, Commercio, Servizi demografici e Politiche degli anziani sono stati affidati a Marroccella. Mentre Minichino (unico assessore non consigliere) si dedicherà alle Politiche scolastiche, Pubblica istruzione e Refezione scolastica. Al nuovo entrato Lavino sono state assegnate i comparti Finanze e Tributi, Programmazione economica, Attività produttiva e Legge 328/2000. Deleghe importanti, ma come consiglieri, anche per l’ex assessore Misso (Urbanistica) e per il capogruppo della maggioranza Alfonso Di Giorgio (Ambiente). Raffaele Capasso resta alla guida del consiglio comunale. Sotto il profilo politico nel prossimo civico consesso sarà ufficializzata l’adesione di Guido al gruppo consiliare di maggioranza. Insomma, dopo l’approvazione del bilancio di previsione e del regolamento edilizio, Brancaccio riesce nell’impresa di chiudere positivamente anche la verifica politica, nonostante fosse piuttosto lunga la fila di chi, tra i suoi, era a caccia di un posto al sole.
Mario De Michele