Il sindaco “Tutt a Post” o “Peppe a bugia” ogni giorno ci stupisce sempre di più con i suoi atteggiamenti “spocchiosi” e mortificanti per la dignità di tanti cittadini ortesi. E’ di ieri la notizia che un gruppo di persone diversamente abili, parecchi sulle sedie a rotelle, si sono recati dinanzi alla casa comunale per avere delle spiegazioni sulla sospensione del trasporto disabili, poiché la ditta non viene pagata da ben 13 mesi. Dopo un’attesa di 3 ore al freddo gli stessi venivano ricevuti dal Vice sindaco alias “Rosetta a Verità” senza ricevere le dovute spiegazioni del caso; solo grazie alla sensibilità del titolare della ditta trasporti il servizio è ripartito ma solo momentaneamente. Tutto questo assolutamente non mi giunge nuovo. L’insensibilità umana, il cinismo di questo uomo senza cuore mi era già stato confermato nuovamente poche settimane fa, quando, per colpire il sottoscritto, ha respinto di suo pugno il permesso per ospitare presso la sala multimediale del comune un corso di musicoterapia che si fa da 6 anni grazie ad un’associazione di disabili di cui fa parte anche mia sorella. E, pensare che questo corso era completamente gratuito per i partecipanti e senza costi per il comune, infatti, l’associazione, nella richiesta, si era offerta anche di rimborsare il comune per eventuali costi copresa l’energia elettrica. Una evidente vendetta trasversale (e sa bene che io l’ho capita) ma che come unico effetto ha avuto quello di danneggiare decine di bambini e ragazzi diversamente abili che si sono visti negati la possibilità di gioire con il venir meno di un loro sacrosanto diritto. Ormai il nostro “Tutt a post” agisce e si comporta come il “Re delle quaglie”, facendo accedere agli uffici comunali solo i servi sciocchi, in modo del tutto discrezionale, con l’ovvia corresponsabilità di quei pochi superstiti che ancora lo sostengono per esclusivo “tornaconto personale”. Volendo usare una triste analogia potremmo definire il comportamento del nostro “sindacuccio” una vera è propria “vendetta trasversale nei confronti dei più deboli degna dell’agire delinquenziale e mafioso del notissimo Brusca quando, sciolse nell’acido un bambino innocente la cui unica colpa era quella di essere figlio di un pentito”.
Un sindacuccio “illegittimo elettoralmente” che è a capo di un comune, l’unico dell’agro-aversano, che non ha chiesto e, di conseguenza non ha ottenuto, un finanziamento regionale relativo all’istallazione di giostre per i ragazzi diversamente abili. Se però da un lato è vero che il nostro “primo cittadino” (visti i fatti sarebbe più giusto dire ultimo cittadino), si dimostra insensibile verso i disabili è altrettanto vero che è generosissimo nei confronti dei cittadini poveri o in difficoltà, infatti, sa che da anni un cittadino ortese vive in una condizione gravissima presso il campo sportivo e come unico sostegno gli manda i vigili urbani per sgomberarlo, senza però dargli nessuna alternativa o comunque almeno una sistemazione provvisoria; oppure, come in tanti altri casi, persone bisognose e disagiate costrette ad elemosinare per giorni e giorni al comune un minimo di tempo o di attenzione da parte di questo signore per poter esporre un problema economico o perché colpiti da gravi malattie e che ottengono come unica risposta, un atto di spavalderia presuntuosa, da parte di questo “sindacuccio”, che si permette davanti a tutti di cacciare il portafoglio sventolando una banconota di pochi euro dicendo: fai la spesa ma ricordati che non stai nel mio stato di famiglia. Inoltre, mi risulta di una famiglia a cui tragicamente è venuto a mancare il capo famiglia, per una grave malattia, che sono stati costretti ad attendere 3 giorni prima di essere messi nelle condizioni di trasportare il loro congiunto al cimitero di Orta. I familiari più stretti si sono recati al comune per giorni, senza mai essere ricevuti dal “re delle quaglie” che si faceva negare mentre era rintanato nella stanza ovale, impegnato a tenersi al caldo consumando un cappuccino all’ultimo piano del suo “castello comunale”. I cittadini mortificati, peccando di lesa maestà si sono permessi di andare a disturbare il “re delle quaglie” a casa sua per tentare di avere udienza ed esporre il loro problema, ebbene, Sua Maestà, tutto infastidito li ha ricevuti fuori la porta e con la solita freddezza li ha liquidati con la standardizzata risposta da “incapace ed ignorante” (politicamente si intende) non compete al comune. E cosa compete al comune? Solo l’indennità dei 3.000,00 € a te mensili? “Re delle quaglie” fai leggere queste cose ai tuoi figli e dopo vergognati!!!!
Ferdinando D’Ambrosio
(Capogruppo Campania Libera Orta di Atella)