“Chi ci conosce sa che, da quando siamo stati eletti al Senato della Repubblica e alla Camera dei Deputati, abbiamo scelto di non entrare pubblicamente nelle questioni politiche di Orta di Atella a meno che non fosse strettamente necessario.
Questo ovviamente non ci esime dal dovere civico ed istituzionale di mettere a disposizione, anche dell’Amministrazione della nostra città, il nostro ruolo di portavoce al Parlamento e di esponenti di una forza politica governativa tant’è che a più riprese abbiamo manifestato al sindaco di Orta di Atella la nostra disponibilità ad essere d’ausilio all’amministrazione in carica, qualora i nostri uffici fossero stati richiesti e nei limiti delle nostre possibilità.
Per fare un esempio, solo pochi giorni fa siamo stati in municipio per dirimere una questione che investiva gli operatori del comparto LSU del nostro Comune, i quali rischiavano di non veder rinnovare i progetti necessari al loro impiego col rischio, per 33 lavoratori, di ritrovarsi di colpo per strada per una manchevole interpretazione della legge vigente.
L’abbiamo fatto in sordina, come è nostro costume, perché riteniamo di aver svolto semplicemente il nostro dovere anche quando abbiamo dovuto semplicemente sopperire alle mancanze amministrative dell’attuale giunta.
Oggi però siamo costretti a dire la nostra rispetto ad alcuni eventi spiacevoli occorsi negli ultimi giorni.
Da quando si è insediata la Commissione di accesso agli atti in municipio c’è un rincorrersi di voci, molto spesso messe in giro ad arte da parte di esponenti della maggioranza in consiglio comunale o da candidati non eletti nelle liste del sindaco Villano.
Diversi episodi ci sono stati riportati di conversazioni pubbliche durante le quali era vivamente sostenuta la tesi che fossimo stati noi due, parlamentari ortesi, ad aver chiesto e ottenuto l’insediamento della stessa Commissione.
Questo denota due importanti situazioni di deficit.
Il primo è culturale ed è una grave colpa che un consigliere comunale o un candidato a rivestire tale carica non sappia che in Italia vige una costituzionalmente prevista divisione dei poteri, per cui l’azione investigativa che ha portato l’autorità giudiziaria a richiedere al Ministro degli Interni l’insediamento di una commissione di accesso agli atti del Comune di Orta di Atella può essersi sviluppata in maniera autonoma senza possibilità che il potere politico potesse intervenire ad indirizzare in alcun modo gli esiti delle indagini.
Il secondo è cognitivo ed è tipico delle persone che hanno difficoltà ad assimilare concetti e a conservare la memoria delle esperienze fatte finendo, talvolta, per vivere in un mondo completamente avulso dalla realtà.
Nel nostro caso, questi individui, piuttosto che guardarsi intorno per cercare di capire quali sono i passaggi chiave che a loro sono sfuggiti ma che sono chiarissimi alle altre persone, diciamo così, normodotate, passano il tempo a ricercare, in soggetti completamente estranei, le responsabilità per un evento spiacevole che li ha visti coinvolti.
Questo a voler essere “buonisti”.
In realtà, come è abitudine di certi iniqui soggetti, il tentativo è sempre e solo quello di sfuggire alle proprie responsabilità cercando di addossarle ad altri.
La speranza, che ci auguriamo non sia vana, è che in un momento tanto delicato della storia della nostra città, il dialogo politico possa essere lasciato ad attori competenti e non improvvisati e possa improntarsi su canoni di reciproco rispetto evitando di diffondere notizie false ed infondate che contribuiscono ad inquinare ed avvelenare il clima nel solco delle più becere ed esecrabili abitudini politiche.
Detto questo, desideriamo augurare buon lavoro ai Commissari incaricati, significando che il nostro personale auspicio è che, nell’interesse di tutti, la loro azione di verifica non rilevi commistioni tra la criminalità organizzata e l’amministrazione comunale a guida Villano.
E’ un auspicio sincero poiché l’ombra del malaffare ha attanagliato per troppi anni le sorti della nostra città e sarebbe davvero deprecabile, per la cittadinanza ortese, essere costretti a rivivere situazioni che credevamo superate.
Al sindaco Villano e alla Giunta rinnoviamo il nostro augurio di buon lavoro”.
Sen. Fabio Di Micco
On. Giovanni Russo