Ha prodotto riverberi accecanti il nostro articolo in esclusiva sulle nomine della sorella del consigliere Francesco Ragozzino nel nucleo di valutazione di Crispano e della moglie dell’ex sindaco di Crispano in quello di Orta di Atella (clicca qui). La decisione del sindaco Giuseppe Mozzillo (nella foto in alto a sinistra), assunta in gran segreto e alle spalle di tutti gli esponenti della maggioranza, ha generato un fortissimo malcontento nella squadra di governo. Gli unici acquiescenti ovviamente Ragozzino, alias “Asso Pigliatutto”, ed Eleonora Misso che pur di non mollare l’immeritata poltrona sarebbe disposta a ingoiare qualsiasi rospo (è subentrata in assise all’immarcescibile Rosa Minichino che è in giunta da un’eternità e forse lo sarà a vita). I consiglieri “liberi” invece hanno sollevato il caso durante la riunione dell’altra sera al municipio. Presenti i capigruppo Andrea Villano, Antonio Russo, Arturo Vislino e Massimo Russo e il consigliere Alfonso Di Giorgio. Grande assente Mozzillo che si è dato alla macchia sia perché sul nucleo di valutazione non può difendersi, sia perché il confronto, richiesto da quasi un mese, avrebbe riguardato anche questioni politiche e amministrative importanti, oltre che la discussione sulle dimissioni da delegato all’Ambiente di Villano. Come sempre il primo cittadino ha preferito scappare di fronte ai problemi nella sua maggioranza e a quelli, tanti e quasi tutti irrisolti, della collettività. La fuga di Mozzillo, che aveva l’obiettivo di far saltare la riunione, si è rivelata un boomerang. I capigruppo si sono ugualmente confrontati a 360 gradi e hanno espresso con posizioni categoriche la loro contrarietà alla decisione del sindaco sul nucleo di valutazione. Il provvedimento è stato criticato nel metodo e nel merito. Come dare torto ai ribelli? La vicenda è scandalosa sotto tutti i profili. In primis lascia adito a lettimi sospetti, se non a certezze, il modus operandi di Mozzillo. Il capo dell’amministrazione ha brigato sottotraccia. Non ha informato nessuno. Era certo che il caso non sarebbe scoppiato (mai sottovalutare Campania Notizie). In secondo luogo appare quanto meno ridicola la “pezza a colori” della casualità: è mai possibile che siano state solo una coincidenza le nomine praticamente contestuali nel nucleo di valutazione di Crispano di Caterina Ragozzino (nella foto in basso a sinistra), sorella del consigliere Ragozzino e di Raffaela Capasso in quello di Orta di Atella, moglie di Antonio Barra, ex sindaco di Crispano, la cui amministrazione è stata sciolta per infiltrazioni camorristiche. E qui arriviamo al terzo punto. Barra ha nominato la Ragozzino nel dicembre 2016. Mozzillo ha piazzato la Capasso lo scorso febbraio, dopo lo scioglimento per camorra dell’amministrazione di Crispano, deciso il 24 gennaio. Non è politicamente inopportuno indicare la consorte di un ex sindaco mandato a casa per camorra? Caro sindaco Mozzillo, lei che si professa paladino della legalità, non crede di avere il dovere morale e istituzionale di chiarire questa inquietante vicenda? Trincerarsi dietro un silenzio omertoso non fa altro che peggiorare la situazione.
Nel corso della riunione nella casa comunale sono emersi anche significativi spunti politici. Alfonso Di Giorgio, a nome della Balena bianca, ha rivendicato maggiore visibilità politica. “Noi abbiamo tre consiglieri comunali e il fatto che non abbiamo ancora costituito il gruppo consiliare della Balena bianca non vuol dire che dobbiamo essere emarginati, anzi in base alla nostra forza dobbiamo avere più spazio”, questa in estrema sintesi la richiesta di Di Giorgio, avanzata anche per conto di Massimo Russo e Gennaro Della Porta. La presa di posizione dei balenotteri segnala un’altra crepa nella maggioranza. Di Giorgio è sempre stato considerato un fedelissimo di Mozzillo, ma ora anche lui è stufo dei giochetti del primo cittadino. Dal canto suo Andrea Villano ha colto la palla al balzo e, confermando ufficialmente che non riprenderà la delega all’Ambiente, ha rimarcato che è giunto il tempo per una verifica dei gruppi consiliari alla luce dei consistenti cambiamenti dal voto ad oggi. Insomma di fatto si è aperta la crisi. E Mozzillo è alle corde. Nel giro di poco tempo sapremo se resterà in piedi o andrà ko. Una chicca finale. Il primo cittadino, infuriato per il fuoco di fila amico che lo sta bersagliando, ha inviato un sms a tutti i consiglieri di maggioranza in cui in sintesi ha scritto: “Se siete ridotti a questo non vi voglio neanche incontrare”. Più che sindaco forse si sente il padre padrone di Orta di Atella.
Mario De Michele