La guerra politico-istituzionale tra Giuseppe Mozzillo e la sua maggioranza ed Eduardo Indaco approda anche sulla scrivania del prefetto di Caserta. Ufficialmente il pomo della discordia riguarda la convocazione del civico consesso, fissato il 19 marzo per la surroga di Rosa Minichino, divenuta incompatibile a seguito della nomina di assessore. Ma in realtà alla base dello scontro c’è la frattura ormai insanabile tra la colazione che appoggia il sindaco e il presidente del consiglio. Mozzillo contesta a Indaco di non aver concordato con lui l’ordine del giorno dell’assise. Su richiesta del primo cittadino stamattina si è svolta una riunione tra i capigruppo, alla presenza del sindaco e del presidente del consiglio. Mozzillo ha ribadito a Indaco le critiche già avanzate dai consiglieri di maggioranza, tramite un documento in cui si chiedeva l’integrazione dell’ordine del giorno con l’inserimento della revoca della delibera di nomina di Indaco e l’elezione di un altro presidente del civico consesso e di un suo vice. Il sindaco ha messo nero su bianco le sue rimostranze nei confronti del “capo” dell’assemblea consiliare. E ha inviato il testo della convocazione della riunione con i capigruppo anche al prefetto. “Avendo letto – scrive Mozzillo nella convocazione della riunione con Indaco e i capigruppo – l’art. 12 dell’attuale Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale in cui è specificato che “l’ordine del giorno… omissis… è compilato dal presidente di concerto con il sindaco”… omissis, e letto l’art. 14 dello Statuto che prevede che il consiglio è convocato “sentita la giunta”, si specifica che non risulta allo scrivente di aver “concertato alcunché con il presidente del consiglio né che sia stata sentita la giunta comunale in merito a detta convocazione”. Sulla scorta di queste contestazioni, il sindaco ha chiesto a Indaco di convocare il consiglio in un altro giorno (non il 19 marzo) per inserire “diversi argomenti di rilevante importanza per il buon funzionamento delle attività istituzionali dell’ente da portare in consiglio comunale”. Qualora lo avesse dimenticato ricordiamo al sindaco che dovrebbe anche presentare la giunta con annesse linee programmatiche. Diametralmente opposta la posizione di Indaco che con una dettagliata nota di risposta inviata anche al prefetto risponde punto su punto alle critiche. Il presidente del consiglio ripercorre le tappe della vicenda e con una ricostruzione puntuale mette in evidenza le “incongruenze” della maggioranza. Insomma scontro a colpi di carta bollata. E non è escluso che alla fine dovrà essere il prefetto di Caserta a dirimere la controversia giuridico-istituzionale. Per quanto riguarda lo scontro politica tra la maggioranza e Indaco all’orizzonte si vedono altri segnali di guerra.

Mario De Michele

 

ECCO IL TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA DI EDUARDO INDACO

In risposta alla nota di convocazione di cui all’oggetto, pervenuta allo scrivente Presidente del Consiglio Comunale di Orta di Atella in data 29.02.2016, si precisa ed eccepisce quanto segue. Premesso: Art. 12 – Consegna e pubblicazione dell’avviso di convocazione – Modalità e termini.

1. L’avviso di convocazione deve essere notificato, a mezzo del messo comunale, al domicilio dei Consiglieri: per le convocazioni ordinarie, cinque giorni; per le convocazioni straordinarie, tre giorni interi e liberi prima di quello stabilito per la riunione; per le convocazioni d’urgenza e per gli argomenti aggiuntivi almeno 24 ore prima dell’ora stabilita per la riunione. Il giorno di consegna non viene computato.

2. Tutti i consiglieri comunali sono tenuti, ai fini della carica, ad eleggere domicilio nel territorio di questo comune. Al detto domicilio, ad ogni effetto di legge, saranno notificati tutti gli atti relativi alla detta carica.

3. In mancanza della indicazione di cui al precedente comma 2, la segreteria provvede alla notifica della convocazione a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento, senza altre particolari formalità. La spedizione deve avvenire entro il termine previsto per la consegna dell’avviso al domicilio. Con tale spedizione si considera osservato, ad ogni effetto, l’obbligo di consegna dell’avviso di convocazione e rispettati i termini fissati dalla legge e dal regolamento.

4. L’eventuale consegna in ritardo dell’avviso di convocazione si intende sanata con la partecipazione all’adunanza.

5. L’avviso di convocazione, con l’ordine del giorno, a cura della segreteria comunale, entro i termini di cui al comma 1, è pubblicato all’albo pretorio ed è inviato:

6. ai revisori dei conti;

7. ai responsabili dei servizi;

8. alle eventuali altre Autorità interessate;

9. agli organi di informazione aventi sede o corrispondenti nel comune; 10. Quando all’ordine del giorno sono iscritti argomenti di particolare importanza e attualità il presidente disporrà l’affissione di appositi manifesti.

• che l’art 14 del Regolamento Comunale prevede altresì che “il Consiglio è convocato dal Presidente del Consiglio Comunale che formula l’ordine del giorno, sentita la Giunta comunale, e ne presiede i lavori, secondo le norme del presente Statuto e del Regolamento.”

• che l’art. 64 n° 2 del D.Lgs. 267 /2000 contempla le ipotesi di decadenza ope legis dalla carica di Consigliere Comunale;

• che l’art. 13 dell’attuale Regolamento Comunale prevede L’ordine del giorno…OMISSIS… è compilato dal Presidente, di concerto con il Sindaco…OMISSIS”;

• che dal combinato di cui all’art. 12 , n° 1, lettera h, dello Statuto del Comune di Orta di Atella e dell’art. 6 dell’attuale Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale di Orta di Atella, sono attribuite al Presidente del Consiglio Comunale il DOVERE-POTERE di CONVOCARE E PRESIEDERE LA CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO CONSILIARI, Oltre a numerose ulteriori prerogative ;

• che l’art. 17 n° 3 dello Statuto vigente del Comune di Orta di Atella prevede che in caso di dimissioni o decadenza del Consigliere Comunale “…OMISSIS… Il presidente del Consiglio disporrà per la surrogazione, che dovrà avvenire entro e non oltre 10 giorni…OMISSIS…”.

TUTTO QUANTO SOPRA PREMESSO, SI ECCEPISCE E PRECISA QUANTO SEGUE:

1. In data 16.02.2016, il Sig. Sindaco di Orta di Atella (CE), con proprio decreto n° 4 provvedeva a conferire alla Sig.ra Rosa Minichino l’incarico di Vice-sindaco, con delega generale.

2. Che la sig.ra Rosa Minichino provvedeva, in pari data, ad accettare l’incarico ricevuto entrando a far parte della Giunta comunale di Orta di Atella e cessando dalla carica di Consigliere Comunale dell’Ente, ope legis (art. 64 D.Lgs. 267 /2000).

3. Che dal giorno 16.02.2016 comincia a decorrere il termine di giorni 10 per la convocazione del Consiglio Comunale, ad opera del Presidente, onde provvedere alla surroga del Consigliere decaduto o dimissionario (cfr. art. 17 n° 3 dello Statuto vigente del Comune di Orta di Atella). Termine che veniva a spirare in data 26.02.2016.

4. Che, in vista dello spirare del termine richiamato al precedente punto 3, in data 23.02.2016, lo scrivente Presidente del Consiglio comunale, conformemente al combinato disposto dagli artt. 12 e 17 dello Statuto Comunale di Orta di Atella, con proprio atto prot. n°… del …, che si offre in comunicazione alla presente e che si ha per ripetuto e trascritto integralmente in questo punto, provvedeva a convocare apposita conferenza dei capigruppo consiliari, con lo scopo di mettere in condizione i consiglieri e i relativi gruppi consiliari di partecipare attivamente alla formazione dell’ordine del giorno del previsto consiglio comunale.

5. Che alla prevista seduta del 24.02.2016, alle ore 16:00, erano presenti, oltre allo scrivente, i capigruppo consiliari: Andrea Villano, Massimo Russo, Antonio Russo, Antonino Santillo, Rosaria Puoti (in sostituzione di Gennaro Giordano). Dopo ampia discussione sulle questioni da porre all’ordine del giorno del consiglio comunale, alle ore 18:00, i capigruppo chiedono, di comune accordo, di aggiornarsi alle ore 12:00 del giorno successivo.

6. In data 25.02.2016, alle ore 11:45, lo scrivente Presidente del Consiglio Comunale si recava nel Palazzo di Città onde incontrare i capigruppo, come da accordi del giorno precedente, e alle ore 12:00 erano presenti esclusivamente i Sigg. Santillo e Giordano. Dopo oltre 30 minuti di attesa, il capogruppo Giordano provvedeva a contattare telefonicamente il capogruppo Massimo Russo, il quale rispondeva che, lui e gli altri capigruppo, erano in attesa del Sig. Sindaco di Orta di Atella per concertarsi appunto sulle proposte da porre all’ordine del giorno del Consiglio Comunale. Atteso fino alle ore 13:00 senza che nessuno si fosse ancora presentato, il capogruppo Giordano ha provato a contattare telefonicamente il Sig. Sindaco ma il telefono di quest’ultimo risultava spento o non raggiungibile. Alle ore 13:15 circa, la seduta si è sciolta.

7. Nel pomeriggio del giorno 25.02.2016, lo scrivente Presidente del Consiglio Comunale si è visto costretto ad adempiere ai propri doveri istituzionali e, conformemente, ha provveduto a CONVOCARE IL CONSIGLIO COMUNALE, con proprio atto n° 2700 del 25.02.2016 che si offre in comunicazione, ponendo all’ordine del giorno: … Tale unico punto veniva ad essere strettamente necessario, perchè imposto dalla Legge, dal Regolamento Comunale e dallo Statuto dell’Ente, nonchè VINCOLATO. Alla luce di quanto sopra, si interrogano le SSLL in indirizzo, al fine di chiarire le motivazioni che spingono il Sig. Sindaco di Orta di Atella alla convocazione della riunione dei capigruppo, data l’assoluta correttezza dell’operato istituzionale di questa Presidenza. Tanto si deve per ragioni di trasparenza, corretta informazione e rispetto delle funzioni e dei ruoli istituzionali.

 

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