“Se verificata sarebbe una cosa anomala e gravissima”. Non usa mezzi termini Vincenzo Gaudino, consigliere di opposizione del gruppo Democratici e Riformisti, in merito a quanto affermato dal sindaco Andrea Villano e riportato da Campania Notizie riguardo alla situazione del servizio idrico a Orta di Atella. In pratica il primo cittadino ortese ha dichiarato che il Comune, pur essendo servito attualmente da Acquedotti Scpa, resta ancora legato al Consorzio Idrico, tanto da aver partecipato anche alle assemblee di quest’ultimo? (clicca qui per leggere l’articolo).
“Se il Consorzio non offre più alcun servizio al Comune – ragiona Gaudino – ci dovrebbero spiegare a che titolo si è partecipato alle assemblee. Il Comune è stato convocato o il sindaco ha dato mandato di sua spontanea volontà? Perché a noi non risultano protocolli di questo tipo. Indagheremo”. Il principale elemento di rilievo nella faccenda riguarda l’aspetto economico: che resti dentro o esca dal Consorzio Idrico per il Comune c’è un aggravio di spesa. Ma lo scenario più grave, si configurerebbe in caso di uscita definitiva. Come sottolineato da Villano, in tal caso, il comune di Orta di Atella dovrebbe accollarsi la parte di debito, in percentuale pari alla quota di partecipazione, che attualmente ha il Consorzio stesso. Una cifra che si aggirerebbe intorno ai 5 milioni. Una condizione insostenibile che aprirebbe la strada al dissesto.
“Questa amministrazione è in carica da più di un anno – continua Gaudino – e ha fatto variazioni, assestamenti e bilancio di previsione. Perché il responsabile finanziario e il consiglio comunale non hanno ritenuto opportuno inserire una cifra a copertura della perdita della partecipata, dal momento che è previsto dalla legge?”. Interrogativi posti dal consigliere di opposizione che dovranno essere necessariamente chiariti dopo la pausa estiva.
Luigi Viglione