Peppe Roseto e Stefano Minichino si sono dimessi da consiglieri comunali. I due esponenti del Pd di Orta di Atella hanno deciso di porre fine alla loro esperienza amministrativa dopo un’approfondita analisi all’interno del circolo dem in seguito all’invio della commissione d’accesso al Comune. Una scelta coerente, quella di Roseto e Minichino, che (proprio perché “troppo” coerente) non è stata condivisa dall’altro consigliere comunale del Pd Michele De Micco. Anche gli altri esponenti della minoranza, Salvatore Del Prete e Carlo Cioffi, sono rimasti comodamente al loro posto. Come Dario Santillo, che però è di fatto organico alla maggioranza. “A seguito di una seria riflessione che ha coinvolto nell’ultima settimana tutto il circolo del Partito Democratico seguita all’arrivo della Commissione d’Accesso presso il Comune di Orta di Atella, – affermano Roseto e Minichino – ritenuto che non vi siano più le ragioni politiche per continuare a svolgere il nostro ruolo in questo Consiglio Comunale, abbiamo rassegnato le dimissioni dalla carica di Consiglieri Comunali. Questo Consiglio Comunale, come quello precedente, rischia seriamente di essere ancora una volta sciolto per infiltrazioni delle organizzazioni criminali nella vita dell’Ente. Ancora una volta l’intera cittadinanza rischia di essere mortificata da quelle scelte politiche ed amministrative verso cui siamo stati con tenacia e convinzione opposizione negli ultimi cinque anni”. I due ormai ex consiglieri comunali spiegano le motivazioni politico-amministrative alla base della loro decisione. “Riteniamo esaurita la nostra funzione di verifica e controllo di quanto l’amministrazione in carica quotidianamente ha messo in atto, ruolo principale di un consigliere comunale di opposizione, e riteniamo che si debba mettere fine con urgenza a questa ennesima legislatura dannosa e mortificante per tutti i cittadini di Orta di Atella”. Roseto e Minichino, in linea con la battaglia portata avanti negli ultimi tempi con Prc, Lista Tsipras e Gd, guardano al futuro. A differenza degli altri esponenti dell’opposizione “buoni” solo a lanciare critiche dai marciapiedi. “A prescindere dal lavoro della Commissione d’Accesso e di quelle che saranno le scelte della Prefettura di Caserta e del Ministero degli Interni, come da anni ribadiamo, è necessario che Orta di Atella volti definitivamente pagina sia rispetto agli attori della politica locale e rispetto alle scelte politiche ed amministrative che hanno devastato il nostro territorio negli ultimi 20 anni. Le nostre dimissioni non sono un punto di arrivo ma un punto di partenza”. Non mancano le critiche nei confronti di chi, la maggioranza, fa finta di nulla rispetto all’arrivo della commissione d’accesso. “Riteniamo – concludono Roseto e Minichino – però che questo non sia il tempo delle discussioni su liste e candidati sindaci, ma rifiutiamo nettamente il clima di normalità che “altri” vogliono imporre nel dibattito politico cittadino e rivolgeremo le nostre forze ad una analisi seria di quanto di grave sta di nuovo accadendo ad Orta di Atella. Continueremo quotidianamente a dare il nostro contributo per costruire un futuro di cambiamento anche ad Orta di Atella”. Le dimissioni di Roseto e Minichino (coerenti fino alla fine) segnano un’altra spaccatura nel Pd. De Micco continua ad andare per conto proprio (e pensare che sulla carta era il capogruppo). Anzi va sempre a braccetto con l’altro consigliere di minoranza Salvatore Del Prete. Sembrano il gatto e la volpe. In assise quindi il Pd è ora rappresentato(?) da un solo consigliere. Lo scorso 7 febbraio infatti si dimise un altro esponente dem, l’allora capogruppo Francesco Piccirillo.
Mario De Michele