Sale la febbre elettorale in vista delle comunali del prossimo maggio. Con il voto ormai alle porte cresce la fibrillazione all’interno delle forze politiche e dei movimenti civici. Partiamo dalla maggioranza. La squadra è già quasi al completo. In campo ci saranno almeno cinque liste, forse addirittura sei. C’è però ancora un punto interrogativo grande come una casa. Chi sarà il candidato sindaco? Angelo Brancaccio finora non ha dato la sua diponibilità a ripresentarsi. La condanna con la conseguente sospensione dalla carica di primo cittadino non implica l’incandidabilità. Spetta a lui decidere se correre di nuovo o stare fermo ai box. In attesa che Brancaccio sciolga la riserva prosegue la guerra (strisciante) per la successione al trono. Con la bava alla bocca (in senso figurato) ci sono Andrea Villano, Giovanni Migliaccio e Luigi Ziello, che manovrano sotto banco per farsi spazio. E trovare consensi nella maggioranza. Non scalpita invece Giuseppe Mozzillo. Il sindaco facente funzione non considera la sua carica come un’eredità. Alla fine spetterà a Brancaccio l’ultima parola. Che metterà tutti a tacere. Sul versante dell’opposizione i 5 Stelle stanno ragionando sul da farsi. E’ probabile che presenteranno la lista per una corsa “solitaria” con il vessillo del Movimento. A sinistra prende forma e si consolida lo schieramento composto da Prc e Lista Tsipras. Per ora è aperto il dialogo con i Giovani democratici e con i consiglieri Pd Peppe Roseto e Stefano Minichino. Ma in casa dem le acque sono agitate, agitatissime. Il circolo è un barcone alla deriva. Tutti contro tutti. Con idee diametralmente opposte su alleanze e candidature. Una guerra all’ultimo sangue. Non a caso sognano di diventare sindaco anche le sanguisughe. Uno scenario da incubo. Immaginate cosa accadrebbe se diventasse sindaco un vampiro. Sarebbe come eleggere Dracula presidente dell’Avis.
Mario De Michele