Se non accade un miracolo è quasi certo che a partire dal 1 settembre ad Orta di Atella, una delle città più popolate della provincia di Caserta con quasi 30.000 abitanti, verra’ soppressa la succursale dell’unico istituto scolastico superiore esistente sul nostro territorio. Mi riferisco alla ragioneria Itc “Gallo” di via P. Migliaccio con sede centrale ad Aversa. Un’altra brutta tegola che cade sul capo della popolazione scolastica ortese, grazie anche questa volta, all’assenza totale di una politica fatta di prevenzione e di pianificazione da parte della massima figura istituzionale, il nostro sindaco “tutt’appost”, che si dimostra impreparato sul tema strutture didattiche. Infatti è stata notificata per la seconda volta la nota, sia della provincia che da parte della dirigente dell’Itc “Gallo”, con cui si informa che dal giorno 1 settembre prossimo, la sede di Orta di Atella chiuderà i battenti, cioè non ci sarà più l’opportunità per tanti giovani ortesi e del circondario atellano di frequentare la ragioneria sita nel centro della nostra comunità. A seguito di questa ennesima brutta notizia, mi sono recato al Comune in qualità di consigliere comunale per comprendere ed approfondire la questione ed ho avuto un incontro con l’assessore al ramo, con il quale c’è’ stato un colloquio cordiale in merito. Della presenza del sindaco al palazzo di città non c’erano tracce, come al solito è stato “latitante”. Non è una novità che il sindaco “tutt’appost” giochi a nascondino per sfuggire dal Comune e dai numerosi problemi che vivono sulla propria pelle tanti cittadini. Un indizio per trovarlo in sede è il giorno 27 di ogni mese, quando passa per controllare che il proprio mandato sulla sua indennità, sia stato emesso dal suo fido “gatto” Silvestre, mister 40.000 euro. Mai peggior sciagura potevano subire i cittadini di Orta di Atella, con questa sindacatura sostenuta dai soli 9 consiglieri comunali, dove ognuno è “partito a sé”. Gli stessi, in una sorta di piccolo Coro dell’Antoniano, intoneranno la filastrocca “la colpa è della Provincia, la colpa è del dissesto” se l’Ente comune non può accollarsi la spesa di 70.000 euro annui da contratto di locazione per tenere in vita un fondamentale servizio com’è la scuola per i nostri giovani. Per non essere accusato di demagogia o populismo su un serio e delicato tema, vorrei permettermi di consigliare in maniera costruttiva e con senso di responsabilità al sindaco “tutt’appost” e alla sua maggioranza come risolvere in un modo molto semplice l’annoso problema dell’Itc “Gallo”. Se, come dicono, non ci sono fondi sufficienti nel bilancio perché non rinunciate alle vostre, visti i risultati, immeritate indennità di circa 115.000 mila euro annui? Il sindaco costa ai contribuenti ortesi 35.000 euro all’anno, i 5 assessori sui 65 mila euro annui, il presidente del consiglio comunale circa 15.000 euro all’anno. Facendo il totale di queste cifre, le casse comunale risparmierebbero 115.000 euro ogni anno. Se adottassimo le politiche di risanamento degli altri Comuni in dissesto, riconoscendo il minimo di indennità dirigenziale ai due nostri dirigenti comunali che prendono 64.000 euro annui a fronte del minimo di 24.000 euro, le casse comunali avrebbero un ulteriore risparmio di 40.000 euro. Sommati ai 115.000 euro del nostro esecutivo cittadino si arriverebbe ad una riduzione di costi di ben 155.000 euro. Basta quindi fare una semplice sottrazione, 155.000 euro meno i 75.000 euro del fitto della sede dell’Itc “Gallo”, per garantire la permanenza della succursale e per avere a disposizione ulteriori 80.000 euro da destinare, a mio avviso, alle politiche sociali e per interventi a sostegno delle famiglie meno abbienti di Orta di Atella. In particolare proporrei di utilizzare 30.000 euro per saldare al più presto i 2 anni arretrati di spese di trasporto alle famiglie con disagio economico e a chi ha figli diversamente abili per una somma, mentre i restanti 50.000 dovrebbero essere investiti per progettare un piano di intervento socio-assistenziale. E’ strumentalizzazione la mia? Non direi. Anzi vorrei tanto che il sindaco “tutt’appost” e la sua giuntarella mi dessero uno schiaffo morale rinunciando alle loro indennità di carica per questi importanti interventi che ho esposto. Nutro forti dubbi al riguardo. Infatti il sindaco “tutt’appost” da 20 anni ricopre incarichi politici al Comune ed il suo vicesindaco detiene il record di presenze in consiglio comunale, 35 anni di “onorata” carriera tra i banchi del civico consesso, eppure non mi risulta che abbiano altro da fare o un altro impiego!!! Rinunceranno? Un’ultima riflessione politica. Si sta facendo un gran baccano per aver ottenuto un finanziamento regionale di 100.000 euro. Addirittura è in corso un vero e proprio concorso di elogi tra amministratori e tecnici locali. Un vero ed autentico trionfo si direbbe dopo un anno di totale stallo amministrativo. Ma è bene che la popolazione sappia che in modo proporzionale, al nostro Comune andrà la modica cifra di 16.000 euro che saranno gestiti per alcune iniziative culturali dal Comune capofila che non è Orta ma Sant’Arpino. Credo che ci sia ben poco fa esultare. O no?”.

Eduardo Indaco

(Consigliere comunale Orta di Atella)

 

 

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