“Le sentenze non si commentano, vanno sempre accettate, a prescindere se favorevoli o contrarie”. Francesco Piccirillo accoglie con serenità la decisione del Tribunale Napoli Nord di archiviare l’indagine sui presunti abusi edilizi commessi nella casa del sindaco Angelo Brancaccio. L’inchiesta era nata proprio da un esposto presentato nel settembre 2013 dal capogruppo consiliare Pd. L’esponente Dem chiese una verifica dettagliata dell’abitazione in via Petrarca, intestata a Rosa Improta, moglie del primo cittadino. Nella sua denuncia Piccirillo evidenziava, tra l’altro, che “la costruzione presenta una serie di vizi ed illegittimità, consistenti, addirittura, in una volumetria realizzata, pari ad oltre il doppio rispetto a quella che poteva essere assentita”. Ma il Gip Isabella Confortini, su proposta del pm, ha disposto l’archiviazione. Decisivo il sopralluogo del consulente della Procura. Dalla verifica del tecnico non sono emersi abusi edilizi nella casa del sindaco. Piccirillo ha perso la battaglia legale, ma accetta la sconfitta con grande rispetto verso la magistratura. “Ho sempre confidato e continuerò a farlo – dice il capogruppo Pd – nel lavoro dei magistrati. Ripeto, le sentenze si rispettano sempre”. Ma aggiunge: “Però questo deve valere per tutti, a maggior ragione per chi ricopre ruoli istituzionali di primissimo piano. C’è qualcuno invece che accetta le sentenze della magistratura solo quando sono favorevoli. Io invece le rispetto sempre”.

Mario De Michele

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