“Chi è causa del suo mal pianga se stesso”, direbbe a ragione il sommo vate. Ma al Comune di Orta di Atella non si corre questo rischio. Di solito il male viene cagionato solo agli altri, mentre chi ricopre incarichi pubblici fa sempre molta attenzione a pararsi il c… La conferma arriva dalla mancata assegnazione dei fondi di produttività (43mila euro) ai dipendenti comunali per l’anno 2016. Il collegio dei revisori dei conti, presieduto da Raffaele Picaro, direttore generale della Provincia di Caserta durante la gestione Zinzi, ha bocciato in toto la determina dirigenziale adottata da Francesco Silvestre sulla base delle indicazioni del sindaco Giuseppe Mozzillo e della sua compagine di governo. I revisori dei conti hanno cestinato il provvedimento sia per la “tempistica” sia, e soprattutto, per la metodologia adottata, ritenuta completamente errata. In sostanza non sono stati individuati criteri adeguati come invece prevede la normativa vigente in materia di erogazione ai dipendenti dei fondi di produttività. La bocciatura del collegio contabile fa emergere un doppio dato: da un lato certifica l’insipienza politica della maggioranza, dall’altro mette a nudo l’incapacità amministrativa di gestire anche l’ordinario. Siamo certi che i lettori diranno: meglio così, tanto la gran parte degli impiegati sono sotto processo per assenteismo. Ma il punto è un altro. L’amministrazione Mozzillo non ha deciso di non erogare i fondi. Anzi, come negli anni scorsi c’è stato il via libera a Silvestre, che non a caso ha adottato la determina per lo stanziamento. L’atto non si è concretizzato per gli errori contestati dai revisori. C’è di più. I dipendenti resteranno a mani vuote mentre i due dirigenti comunali Francesco Silvestre e Adele Ferrante, oltre allo stipendio, hanno incassato ben 80mila euro per l’indennità di funzione relativa al 2016. Il primo ha intascato attorno ai 44mila euro, la seconda circa 32mila euro. In altre parole Silvestre, che ha causato il “mal”, si aggiudica un bel premio in danaro, mentre gli impiegati, anche per colpa sua, “piangono”. La vicenda è oltremodo indigesta se si considera che Silvestre e Ferrante hanno beneficato di 80mila euro in due nonostante non sia stato ancora nominato (si attende da moltissimo tempo) il nuovo nucleo di valutazione, organismo deputato a certificare la conformità alla legge dei fondi stanziati per i dirigenti comunali. In assenza di controllori con quali criteri si è deciso che Silvestre e Ferrante dovessero mettersi in saccoccia il massimo dell’indennità? Com’era prevedibile tra i dipendenti comunali serpeggia un grande malcontento. Si è svolta un’assemblea con le sigle sindacali. E nei prossimi giorni potrebbe essere proclamato lo stato di agitazione. I lavoratori inoltre sono in attesa da mesi del pagamento degli straordinari elettorali. Da lungo tempo chiedono risposte agli amministratori. Ma nulla di fatto. Chissà se anche il sindaco e gli assessori hanno dei mesi arretrati o riscuotono regolarmente ogni mese l’indennità di carica.
Mario De Michele