Gli assessori e i consiglieri di maggioranza lanciano un nuovo appello ad Angelo Brancaccio affinché ritiri le dimissioni da sindaco, rassegnate dopo la condanna a 4 anni e 6 mesi per peculato. Ecco il documento sottoscritto da Alfonso Di Giorgio, Giuseppe Mozzillo, Massimo Lavino, Eduardo Indaco, Nicola D’Ambrosio, Antonio Marroccella, Raffaele Capasso, Stefano Del Prete, Eleonora Misso, Rosa Minichino, Ermanno Guido. “Alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno riguardato la persona del Sindaco Angelo Brancaccio e, di riflesso, l’intero panorama politico-istituzionale della città di Orta di Atella, gli assessori ed i consiglieri comunali di maggioranza, relativamente alle dimissioni presentate dal nostro primo cittadino ritengono indispensabile, qualora ce ne fosse ancora bisogno, ribadire quanto segue: La complessità e la responsabilità di governo di una città come Orta di Atella richiedono un’azione amministrativa e politica di alto profilo; occorrono, quindi, competenza, capacità e determinazione, qualità che il sindaco, sostenuto in questo da un ampio consenso politico e popolare, ha ben dimostrato di possedere in questi anni di governo che l’hanno visto protagonista ai massimi livelli dello scenario politico Regionale, Provinciale e comunale; La ricostruzione del tessuto connettivo del quadro politico ortese, orientata e fortemente voluta da Angelo Brancaccio, non può, né deve subire, il contraccolpo di dimissioni rese in capo ad una condanna ritenuta da tutti, media compresi, assolutamente sproporzionata rispetto al reato contestato (uso illegittimo e/o improprio del telefonino). Dimissioni, è bene ribadirlo, NON DOVUTE e presentate per l’alto senso etico, morale, civile ed istituzionale che il Sindaco nutre per le istituzioni e per l’intera cittadinanza ortese; Le dimissioni del sindaco, inoltre, ventilano l’ipotesi di un commissariamento, di ben quattro mesi, che sarebbe un’autentica sciagura per tutta la comunità ortese, ipotesi, quindi, che va respinta con assoluta fermezza considerate le reali conseguenze che esso commissariamento comporterebbe per l’intera collettività (blocco dei concorsi e assunzioni in corso; blocco delle procedure di attuazione del PUC; aumento oltre ogni limite di sopportazione delle tasse locali; inevitabile disorientamento politico) in un momento di gravissima crisi occupazionale e di elevato disagio sociale; Per tutto quanto esposto, gli assessori ed i consiglieri di maggioranza consiliare, nel ribadire la loro vicinanza politica e personale al Sindaco e alla sua famiglia in questo momento particolarmente difficile, ritengono indispensabile la continuità dell’azione politico-amministrativa che egli ha sinora assicurato e che la sua centralità potrà assicurare nel prossimo futuro. Fanno quindi pressante appello al Sindaco Angelo Brancaccio perché ritiri le proprie dimissioni nonostante queste ultime siano state una lampante dimostrazione della sua statura morale, politica e personale. Al fine ribadiamo di voler evitare il commissariamento dell’ente e portare a termine in modo ordinario la consiliatura nel pieno rispetto delle norme e leggi vigenti”.

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