Oggi le comiche. Si può sintetizzare così l’esito del (non) consiglio comunale in programma stamattina. Dopo l’approvazione dei verbali della seduta precedente, Andrea Villano, capogruppo di “Progetto per Orta”, ha letto un documento per mettere a votazione il rinvio del civico consesso per il “caso” Indaco. Per conto della maggioranza Villano ha nuovamente accusato il presidente dell’Assise di non ottemperare ai suoi compiti istituzionali e di non essere imparziale in quanto è passato all’opposizione. Pomo della discordia (che palle!) la revoca della delibera consiliare, del luglio 2015, di elezione di Indaco a presidente del consiglio. E la contestuale nomina di un altro “capo” dell’Assise. Nei giorni scorsi Indaco non ha accolto la richiesta di inserire l’argomento all’ordine del giorno. E stamane i consiglieri di maggioranza hanno chiesto e votato, incluso il sindaco Giuseppe Mozzillo, a favore del rinvio del civico consesso facendo saltare la seduta. Incredibile. Per la corsa alla seggiola di presidente del consiglio si blocca l’attività amministrativa. E intanto i problemi seri e gravi restano irrisolti. Basterebbe farsi un giretto tra le strade di Orta, invase dai rifiuti per il mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori, per comprendere che ci sono cose molto più importanti di cui occuparsi. E invece l’attenzione della maggioranza ruota tutt’attorno a quel poveretto di Indaco, uno che c’è o non c’è non cambia nulla, non se ne accorge nessuno. Suvvia, l’amministrazione Mozzillo è andata ben oltre il ridicolo. Possibile mai che Indaco, mica Obama o Putin, sia diventato il centro del mondo? Caro sindaco e cari esponenti della maggioranza ma come fate e non rendervi conto che i cittadini ortesi se ne strafottono, giustamente, di chi occupa la poltrona di presidente del consiglio. La gente non vuole vedere la monnezza per strada, pretende che i propri figli frequentino edifici scolastici tali di questo nome (vedi i bambini dislocati nel Centro pastorale), vuole una gestione efficiente e senza sperperi del servizio idrico. E così via. Insomma, per la popolazione l’irrilevante Indaco è l’ultimo dei problemi. Nota a margine per la dormiente opposizione. I consiglieri di minoranza (assente Antonino Santillo), pur votando contro il rinvio della seduta consiliare, non hanno detto una parola sulla gravità dello slittamento di un civico consesso con all’odg argomenti importanti. Fabio Di Micco del M5S ha criticato l’amministrazione per la vergognosa vicenda (sollevata da Campania Notizie) delle auto dei vigili urbani sequestrate perché senza assicurazione. Ma anche lui ha taciuto di fronte all’arroganza di una maggioranza che mortifica il confronto democratico in Assise solo perché ossessionata da Indaco, neanche fosse un kamikaze dell’Isiss. Quanto meno Mozzillo e company spiegassero ai cittadini cosa cambierebbe per la loro vita con l’elezione di un altro presidente del consiglio comunale. I rifiuti sarebbero rimossi dalle strade? Le scuole funzionerebbero meglio? E tutti gli altri problemi verrebbero risolti? Ma per cortesia, basta con questa pagliacciata. Flaiano direbbe: la situazione è grave ma non è seria.

Mario De Michele

 

 

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