“La chiusura dei reparti di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale di Maddaloni è eredità delle gestioni passate, la domanda, quindi, va rivolta a chi negli anni scorsi ha ricoperto l’incarico di commissario alla sanità”. Lo dice il presidente del Partito democratico della Campania e consigliere regionale commentando l’interrogazione di Gianpiero Zinzi al governatore De Luca sull’ospedale del centro caiatino. “Sui punti nascita – aggiunge – ma in generale su tutta la rete dell’assistenza regionale, è in corso una complessa attività di riorganizzazione che mira a ottimizzare i servizi offerti e i costi. La Campania, con delibera della giunta regionale nell’ottobre 2011, ben prima dell’arrivo di De Luca, ha recepito l’Accordo siglato nella conferenza unificata Stato Regioni che prevede, pur con delle deroghe fino al 2018, la chiusura dei punti nascita sotto i mille parti all’anno, da qui Il trasferimento del punto nascita di Maddaloni all’ospedale di Marcianise”. “L’attenzione per il territorio di Maddaloni dell’attuale giunta regionale è innegabile. Sono stati confermati impegni per milioni di euro, che nei prossimi anni contribuiranno a cambiare il volto della città. Alla luce della situazione attuale, io credo che sulla sanità sia ora di smetterla con le battaglie di campanile”, conclude Graziano.

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