PIEDIMONTE MATESE – Il PD contro la “politica-passerella” del PDL locale ma non mancano critiche alla scelta della giunta Zinzi di mettere all’asta la quota del palazzo ducale di Piedimonte Matese di proprietà della provincia.
Un’ala della più famosa dimora storica dei Gaetani fu acquisita dalla giunta dell’ex presidente Riccardo Ventre(nell’esecutivo anche l’ex assessore Daniele Ferrucci ora capogruppo consiliare di minoranza PDL) nel corso del secondo mandato dell’ex sindaco e senatore uscente Carlo Sarro a cui èrimproverato di non aver dato seguito operativo al convegno organizzato dall’associazione “la sorgente” in merito al recupero-riuso del palazzo ducale con la presenza del presidente della giunta provinciale Domenico Zinzi. “Non bastano- è scritto nella nota- manifesto affisso in città nella mattinata di ieri dal titolo”la Fiera della vanità ed il PDL/storia dell’inutile e dannosa apparire” – le passerelle quotidiane che siamocostretti a subire su tutte le reti televisive nazionali, sulle quali imperversa un Berlusconiche ripete le sue fandonie e le sue eterne promesse ad un Paese ormai stremato da quellapolitica irresponsabile, privatistica ed illusoria di cui proprio Berlusconi ed i suoi fedeli aderenti sono i più degni e qualificati rappresentanti. A noi di Piedimonte Matese-prosegue il manifesto- toccano anche le ancor più ridicole e mortificanti passerelle dei suoi seguaci nostrani. E così lo scorso 28 dicembre, la nostra comunità balzava ai disonori della cronaca nazionale per la patetica e vergognosa accoglienza, con tanto di banda musicale e fuochi d’artificio, che il PdL locale(in occasione dell’inaugurazione della nuova sede del partito ndr) aveva preparato per l’arrivo in città dell’amico fraterno del nostro senatore, ovvero dell’On. Nicola Cosentino, sul quale appare superfluo ogni commento.Ma, al di là di questo folklore di cattivo gusto, a noi piedimontesi, la passerella che è dispiaciuta di più è quella organizzata sul finire del 2011 nell’Aula Consiliare. Inquell’occasione, il senatore Carlo Sarro chiamò a raccolta il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro ( che oggi finge di scandalizzarsi per la ricandidatura diCosentino), il Presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, l’Assessore regionale(urbanistica ndr) Marcello Tagliatatela e altre comparse, per presentare i progetti di rilancio del Palazzo Ducale di Piedimonte, che sfilarono sulla passerella cittadina con grande enfasi e mirabolanti promesse. Oggi, a distanza di poco più di un anno, apprendiamo che la Giunta provinciale di centro destra, presieduta da Zinzi, ha inserito il Palazzo Ducale di Piedimonte Matese tra gli immobili da vendere, non considerandolo un bene di grande importanza e valore (…i gioielli di famiglia sono ben altri… ha dichiarato il Presidente).Di qui la legittima delusione di tanti concittadini, giovani e meno giovani, che rifiutano questa politica fatta di passerelle e prese per i fondelli. Al contrario, il Partito Democratico propone una politica fatta di verità e serietà, basata sull’impegno al servizio della custodia e della valorizzazione dei beni della città. Ricordiamo ai cittadini che l’Amministrazione del Sindaco Vincenzo Cappello, attingendo alle indennità di carica alle quali gli amministratori rinunciano da sei anni, ha realizzato l’acquisto di un immobile attiguo a Palazzo Ducale, nel quale a breve sarà ospitato un Centro di accoglienza e di informazione contro le violenze sulle donne. E rammentiamo, ancora, che questa Amministrazione ha acquistato il complesso degli ex Salesiani, salvandolo da speculazioni edilizie e restituendolo alle sue finalità sociali e formative. E, infine, ricordiamo che l’Amministrazione ha elaborato un progetto di restauro e dirifunzionalizzazione del Palazzo Ducale (cui la Regione del Presidente Caldoro ha finora negato ogni finanziamento) che diventerebbe così un bene pubblico, di proprietà comunale, cioè di tutti i cittadini di Piedimonte Matese, che lo considerano, caro Presidente Zinzi, il più prezioso dei gioielli di famiglia e lo difenderanno da ogni tentativo di speculazione e di utilizzo privatistico, come quello che qualche anno fa il senatoreSarro provò a fare con suoi amici che volevano impiantarvi un ristorante!” termina il manifesto. Il progetto presentato dalla giunta Cappello per il riuso del palazzo ducale nell’ambito dell’iniziativa regionale “Edifici pubblici sicuri” è stato bocciato dall’apposita commissione tecnica dopo che era stata riesaminata in seguito ad un’ordinanza del TAR, tribunale che poi non ha ammesso a finanziamento l’azione progettuale per una serie di carenze riscontrate.L’amministrazione di centro- sinistra si è rivolta al consiglio di stato, impugnando la sentenza negativa del Tar campano, dove il ricorso è fermo da tempo.
Michele Martuscelli