SAN NICOLA LA STRADA – Sabato scorso, nel salone delle conferenze della parrocchia di Santa Maria della Pietà, è stato ufficialmente presentato il neonato Comitato Cittadino denominato “San Nicola la Strada – Città Partecipata”, che ha eletto la propria sede in Piazza Rotonda 19. Il neonato comitato è stato voluto da ex politici di sinistra, da ex consiglieri comunali del PD sannicolese, da ex sostenitori e simpatizzanti di sinistra.

L’organigramma è composto da: Mazzarella Vincenzo: Presidente; Celotto Carmine, Vice Presidente; Gargiulo Pasquale, Tesoriere; Zappullo Cosimo, Segretario; Don Oreste Farina, Presidente ad honorem. Fanno parte del direttivo, fra gli altri, gli ex DS e poi PD, già consiglieri comunali: oltre a Vincenzo Mazzarella, anche Battaglia Vincenzo e Celiento Giuseppe, oltre a numerosi altri ex. Fa un grande piacere notare, finalmente, come i politici di sinistra di un tempo abbiano deciso di tagliare definitivamente ed in maniera netta il cordone ombelicale che per decenni li teneva legati a quel certo mondo della politica per dedicarsi completamente ai cittadini sannicolesi e chiedendo loro di conoscere quali sono i loro problemi ed i problemi di San Nicola La Strada. Il loro, infatti, è un impegno di tipo volontaristico che non può che far bene alla Città. In fondo, anche San Paolo rimase folgorato sulla via di Damasco ed ogni “conversione” dalla via della politica (il male) va accolta con grande soddisfazione. La speranza è che una volta partiti, alla prossima elezione comunale non si facciano prendere dalla smania di candidarsi, perché, altrimenti, ciò che hanno detto sabato scorso non ha alcun valore. La cerimonia di sabato scorso è stata semplice ma particolarmente significativa, e si è svolta alla presenza di un numeroso pubblico e di alcune autorità tra cui il sindaco Pasquale Delli Paoli ed il consigliere comunale del lista civica “Insieme” Enrico Nuzzi.

“Il Comitato” – ha detto il presidente Vincenzo Mazzarella – “nasce dalla volontà di rendere San Nicola la Strada una città partecipata, dove i cittadini possano vivere da protagonisti e non da sudditi, suggerendo idee e formulando proposte finalizzate al miglioramento delle condizioni di vita. La vivibilità nasce e si tramuta in partecipazione solo attraverso la condivisione delle problematiche che si presentano di volta in volta sul nostro territorio e condizionano la vita comune. In circa trenta anni il volto della nostra cittadina è enormemente cambiato, a partire dalla componente demografica che si è quasi triplicata, per approdare poi al conseguente enorme sviluppo urbanistico che ha prosciugato quasi ogni angolo di verde del territorio. Ad una iniziale compagine omogenea di poche migliaia di persone, siamo approdati ai circa 23mila abitanti residenti. È evidente che una tale crescita disarmonica ha creato dei problemi a tutti i livelli e ciò va a discapito del buon vivere. La nostra vuole essere un’azione di volontariato destinata soprattutto alla creazione di una socialità, che per ora non esiste, e volta alla cooperazione gratuita di un servizio valido per la collettività. Problematiche come la raccolta differenziata, come la salute pubblica, come l’inquinamento della natura vanno sviscerate ad un mondo attento ai problemi della vita ed educato essenzialmente al rispetto per la natura, per gli altri e soprattutto per se stessi”. Particolarmente apprezzato l’intervento di Don Oreste, che ha ringraziato il comitato per averlo nominato presidente onorario, esortandolo nel contempo a perseguire con cura e dedizione i fini espressi dallo statuto associativo. E pensare che queste stesse cose le dicevano gli ex politici anche quando facevano i politici, ma se uno come San Paolo si è redento sulla via di Damasco, anche noi dovremmo concedere una seconda possibilità agli altri.

 

Nunzio De Pinto

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