Non c’è pace nel Pd casertano. Anche il circolo di Alife finisce nel caos. Il candidato alle elezioni regionali Maddalena Di Muccio e i consiglieri comunali dem Marco Bergamin, Gianfranco Di Caprio e Alfonso Santagata invocano il commissariamento della sezione. La richiesta è stata presentata ai componenti delle commissioni provinciale e regionale di Garanzia del Pd, ai delegati nazionali per il tesseramento provinciale Riccardo Tramontana e Donato Riserbato, e al presidente provinciale Vincenzo Cappello. I quattro esponenti di spicco del Pd di Alife, che fanno riferimento alle aree Oliviero-Picierno-Caputo, hanno sottoscritto un documento per denunciare una serie di gravi irregolarità formali e politiche. Bergamin, Di Muccio, Di Caprio (capogruppo di minoranza ed ex segretario cittadino) Santagata (membro della direzione regionale Pd) hanno ripercorso le tappe del circolo dem a partire dalla controversa e contestata celebrazione dell’ultimo congresso cittadino, fino al totale immobilismo politico della sezione. Sotto la lente è finito il tesseramento 2014 “effettuato – si legge nel documento – in maniera non conforme allo statuto”. Nel mirino di Bergamin, Di Muccio, Di Caprio e Santagata finisce l’attuale segretario del circolo Giuseppe Santagata. “La sede del Pd di Alife è di fatto chiusa perché non vengono effettuate riunioni e nessuna assemblea dall’inaugurazione della sede. Non avviene alcuna forma di comunicazione con i succitati consiglieri comunali, né con gli iscritti. Non è stato nominato il cassiere, né il revisore dei conti dalla data della nomina. Abbiamo appreso il nome dei componenti del direttivo da qualche settimana esclusivamente dagli organi di stampa, e che le nomine sono state effettuate in maniera autarchica”. Insomma, si è creata una situazione insostenibile sia sul piano statutario e gestionale, che sotto l’aspetto politico. “Tenuto conto – scrivono Bergamin, Di Muccio, Di Caprio e Santagata – che il persistere di tale sconsiderata gestione non consente lo svolgimento della vita democratica interna al PD di Alife, non persistendo i presupposti per il nuovo tesseramento, né il formalizzarsi dell’ufficio adesioni locali, né la nomina di un garante, i sottoscritti chiedono il commissariamento del circolo cittadino del Pd”. Il caso Alife, segnalato nei giorni scorsi da Francesco Buonomano, seguace della Picierno e componente dell’ufficio adesioni provinciale, sarebbe dovuto approdare oggi sul tavolo della commissione, ma l’incontro è stato rimandato a domani pomeriggio (4 febbraio). Oltre all’area della deputata europea, anche i caputiani e i fedelissimi di Oliviero daranno battaglia per “riportare il circolo sui binari della trasparenza e della partecipazione democratica”. Una nota di colore (noir). Sembra che la sezione di Alife stia messa talmente male da non pagare l’affitto e la bolletta Enel. E in qualche occasione per non restare al buio il segretario Giuseppe Santagata avrebbe addirittura allacciato la corrente con un filo volante a quella dello studio dell’avvocato Roberto Vitelli, ex sindaco di Alife. Cose da pazzi. Peggio, cose da Pd.

Mario De Michele

 

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