Niente incontro. Niente intesa. È saltata la riunione prevista per stamattina a Napoli tra Assunta Tartaglione, Raffaele Vitale e Peppe Roseto. Ancora un nulla di fatto, dunque. E nel Pd casertano la telenovela “accordo sì, accordo no” prosegue all’infinito. Tra passi avanti e dietrofront ormai quotidiani. Verrebbe da dire: che palle! Il faccia a faccia con la leader campana dei dem e il rappresentnate dei caputiani era stato richiesto da Vitale. Che nei giorni scorsi ha chiesto anche il coinvolgimento di Vincenzo De Luca nel tentativo di trovare una soluzione. In un senso o nell’altro. “Per sposarsi bisogna essere in due – afferma il segretario provinciale -, io ho già detto sì, sono gli altri che devono dire se sono pronti per il matrimonio o preferiscono la separazione. Ma almeno dicano chiaramente cosa vogliono fare. Questo giochetto di predicare l’unità e praticare la divisione è diventato stucchevole. E fa apparire il partito come un campo di battaglia. È ora di finirla. Tutti dicono – afferma Vitale – che non è un problema di organigramma, bene che lo dimostrassero. Per quanto mi riguarda avallerò qualsiasi soluzione purché si apra veramente, e non a chiacchiere, la stagione dell’unità”. Il riferimento ai caputiani è palese. Anche la sua amarezza per una situazione che è diventata una farsa. Ridicola. Allo stesso tempo ribadisce la sua volontà di andare avanti. “Se non si vuole voltare pagina con un gruppo dirigente pacificato, non potrò che fare le mie scelte. Alle porte ci sono le regionali e le comunali, – aggiunge il sindaco di Parete – è impensabile lasciare il partito senza una segreteria e senza eleggere la direzione. Nei giorni scorsi ho già chiesto al presidente Enzo Cappello di convocare l’assemblea. Gli rinnoverò l’invito. Poi se qualcuno vuole andare alla conta se ne assumerà la responsabilità. Continuare a farci la guerra con le elezioni che incombono sarebbe un suicidio politico”. Della situazione di stallo del Pd casertano Vitale parlerà con la Tartaglione, un paio d’ore prima della conferenza stampa di De Luca in programma alle 18.00 nella sede di via Maielli. Al segretario regionale spiegherà come stanno le cose. E chiederà di “affiancarlo” in questa fase così delicata per condividere le scelte sul futuro del partito di Terra di Lavoro. Anche a De Luca sarà proposto di intervenire per superare l’impasse. C’è tempo fino al 28 marzo. È questa la data probabile per convocare l’assemblea. Sarà guerra o pace? Che palle!
Mario De Michele