“L’accordo con Stefano Graziano? Si può fare, ma…”. Ai microfoni di Campania Notizie, Nicola Caputo non esclude l’ipotesi di un’ampia convergenza tra le diverse anime del Pd casertano. Allo stesso tempo pone precise, forse insormontabili, condizioni politiche. “Da troppo tempo il partito è lacerato da una perenne conflittualità. C’è la forte volontà mia e del gruppo che mi sostiene di pacificare il Pd. La pacificazione – aggiunge l’eurodeputato – dovrebbe passare attraverso la celebrazione di un nuovo congresso. Ma nel frattempo bisogna ripristinare l’agibilità democratica del partito con l’indicazione degli organismi dirigenti”. Il riferimento esplicito è alla convocazione dell’assemblea provinciale per l’elezione della direzione. E Caputo non risparmia critiche a Enzo Cappello. “Segnalo un grave ritardo da parte del presidente del partito per la mancata convocazione dell’assemblea provinciale. In queste condizioni non si può andare avanti. Il Pd casertano si è trasformato in un comitato elettorale”. Il ragionamento del deputato europeo cammina su un doppio binario: da un lato, una forte critica all’operato di Raffaele Vitale e company, con addirittura la richiesta di un nuovo congresso; dall’altro, l’auspicio di riportare tutte le componenti attorno a un tavolo. E in quest’ottica si inserisce la possibilità di un accordo con i gruppi Graziano e Stellato. Non a caso quando gli chiediamo un “sì o un no” sull’ipotesi di una “grande coalizione”, Caputo non chiude l’uscio al dialogo. Ma la strada della pacificazione sembra ancora lastricata di ostacoli. “Se si vuole fare un accordo inclusivo e alla luce del sole sono pronto a confrontarmi. Ma al momento registro che il partito è diventato un comitato elettorale”. Un’accusa, neanche tanto velata, rivolta proprio a Graziano, che sarà in campo alle elezioni regionali. A parole la pacificazione si può fare, ma nei fatti non si farà. A meno che Vincenzo De Luca, forte della vittoria alle primarie, non tessa direttamente lui la tela dell’unità.
Mario De Michele
LA VIDEO-INTERVISTA A NICOLA CAPUTO
