Sì, no, ni. Si procede così da quasi due mesi. Con passi in avanti e bruschi dietrofront. Tra riunioni “decisive”, in cui sono stati sottoscritti documenti d’intenti e si è parlato di organigrammi, e cambi di rotta repentini. Sì, no, ni, appunto. Fatto sta che il “matrimonio del secolo” tra Nicola Caputo e Stefano Graziano non è stato ancora celebrato. E probabilmente non sarà mai officiato. Dopo le dichiarazioni dell’europarlamentare Pd rilasciate a Campania Notizie, è la volta del presidente regionale del partito a intervenire sul “giallo” dell’accordo. Secondo Graziano non c’è nulla da chiarire. Bisogna solo ripristinare la verità. “Caputo – osserva l’ex deputato ai nostri microfoni – ha contratto un accordo che andava nella direzione dell’unità, ma poi ha deciso di perdere tempo. Ora addirittura dichiara che non ha mai siglato nessun accordo. Un confronto su queste basi non mi appassiona. Io sono abituato a dire quello che penso e a fare quello che dico”. Forse mai come stavolta il presidente del Pd campano non usa perifrasi. E non accetta “lezioni di nobiltà” da Caputo. “Per me non ci sono padri nobili e padri meno nobili, siamo tutti nobili. Io sono per l’unità del partito nei fatti non a chiacchiere, chi crea polemiche lavora per far vincere Caldoro”. Matrrimonio? No, separati in casa.

Mario De Michele

LA VIDEO-INTERVISTA A STEFANO GRAZIANO

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