Il giorno della resa dei conti è fissato. È il 10 gennaio. Campo di battaglia il Jolly Hotel di Caserta, ore 9.00 in prima convocazione e alle 10.30 in seconda battuta. Lì si scontreranno i due blocchi del Partito democratico: da un lato, i sostenitori di Raffaele Vitale, dall’altro il gruppo dei dissidenti. Enzo Cappello ha convocato l’assemblea provinciale. Il presidente del partito ha inserito all’ordine del giorno due punti cruciali per il futuro dei dem di Terra di Lavoro: la mozione di sfiducia nei confronti del segretario facente finzione e la presa d’atto della mancata attuazione “del deliberato dell’assemblea del 20 dicembre proposto dalla senatrice Capacchione”. Le eventuali operazioni di voto per mandare a casa Vitale avranno inizio presumibilmente alle ore 14,00 e termineranno alle ore 19,30. Vista l’importanza della discussione è stata chiesta la presenza della segreteria regionale. Inoltre è stato chiesto al presidente Cappello e al segretario regionale Assunta Tartaglione di inserire un punto aggiuntivo all’ordine del giorno dell’assemblea del 10 gennaio per trattare della vicenda Asi. La richiesta è stata sottoscritta da gran parte dei big del Pd per incalzare Vitale, reo di non aver chiesto il ritiro dal Consorzio dei componenti indicati dai Democrat. Si tratta di un documento inviato prima di Natale direttamente a Matteo Renzi per confestare al sindaco di Parete di non aver chiesto a Pignetti e Lusini di dimettersi dal Cda dell’Asi. Ecco il lungo elenco dei firmatari: Pina Picierno, Nicola Caputo, Lucia Esposito, Dario Abbate, Franco De Michele, Enrico Tresca, Dionigi Magliulo, Luigi Munno, Raffaela Zagaria, Peppe Roseto, Silvio Sasso e Vito Marotta. “A distanza di venti giorni dall’Assemblea Provinciale del PD Caserta, tenutasi lo scorso 20 dicembre, – scrivono i firmatari del documento – il Segretario Raffaele Vitale non ha ancora ottemperato a quanto determinato con l’approvazione all’unanimità della mozione presentata dalla Sen. Capacchione che prevede tra l’altro il ritiro del sostegno all’accordo raggiunto con Forza Italia e Nuovo Centro Destra per la gestione dell’ASI Caserta. In particolare, non sono seguiti atti ufficiali del Segretario PD della Provincia di Caserta che, in coerenza con la mozione votata in assemblea, dessero indicazioni conseguenti agli iscritti PD componenti del Consiglio di Amministrazione e della Presidenza dell’ASI, ed ai sindaci PD che ne hanno determinato la elezione in quanto componenti del Consiglio Generale. L’azione del Segretario pertanto – recita un passo della richiesta – appare ad oggi priva di qualunque aderenza al dettato dei delegati in Assemblea, facendo apparire dunque come strumentale la posizione da egli stesso assunta con il voto e determinando allo stato dei fatti un grave vulnus della democrazia interna del PD provinciale. Pertanto si chiede che nella prossima assemblea provinciale siano assunte le determinazioni opportune e posti in essere gli atti consequenziali al deliberato dell’Assemblea provinciale per quanto attiene la vicenda ASI, ivi compresi la richiesta di esercizio dei poteri sostitutivi da parte della segretaria regionale”.

 

Mario De Michele

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