Ho letto con sconcerto il documento molto duro firmato da un gruppo di autorevoli esponenti del PD di Terra di Lavoro (pubblicato su Campania Notizie). Verrebbe da dire: finalmente una presa di posizione unitaria, che sancisce la crisi di leadership e di potere di questo partito. Purtroppo viene registrata in uno dei momenti più bui, confusi della vita politica ed istituzionali, in cui si mischia arroganza e superficialità. Spero che almeno in questa occasione il segretario Vitale, che sembrava un giovane di buone speranze, ne tragga le conseguenze, anche per evitare il ridicolo. Infatti è risultata del tutto fuori luogo la convocazione di una Conferenza Programmatica, che considero uno dei compiti fondamentali di una forza politica che vuole governare e cambiare la nostra regione. Ma a molti è apparso come una provocazione, un atto di tipo strumentale in questo clima di totale confusione, dove nessuno rispetta ruoli e regole democratiche, dove si denunciano tra di loro segretari e presidenti – cioè le massime cariche istituzionali che dovrebbero garantire la governance. In questo clima crea ancora più confusione il fatto che alcuni candidati alla presidenza vadano in giro sul n ostro territorio a proporsi, senza che ancora la direzione regionale e nazionale abbiano deciso data e modalità delle primarie. Prima di questa farsa diventi ancora più caotica auspico che il documento che fa riferimento alla ormai famosa mozione Capacchione – che è anche Presidente del Collegio dei Garanti, cioè di chi dovrebbe darsi da fare per il rispetto della vita e delle regole democratiche del partito a livello provinciale – trovi una risposta convincente da parte degli organi campani e nazionali. A questi ultimi va chiesta una maggiore forza e determinazione per sciogliere con atti chiari questo groviglio casertano. Di fronte alla situazione che si è determinata c’è una unica soluzione: commissariare la Federazione di Caserta ed insediare un gruppo unitario che traghetti il PD verso le Regionali. Per favore, evitiamo altre sceneggiate. Non se lo meritano i tanti militanti democratici, il mondo del lavoro, delle imprese e delle professioni, quelle forze del terzo settore e del volontariato che ancora sperano di poter cambiare il futuro di questa terra, che oggi viene martoriata non solo dalla violenza della camorra, dai fuochi e dai veleni di chi si appropria e fa scempio dei beni comuni, ma anche dal vuoto di una classe politica e dirigente all’altezza delle nuove sfide.

Pasquale Iorio

(Partito Democratico Caserta)

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