Non avremmo augurato neanche al nostro peggior nemico la cattiva sorte toccata a Gennaro Oliviero. Sul consigliere regionale, da poco approdato al Pd, si è abbattuta la “maledizione” di Pina Picierno. La deputata europea è già in trincea a sostegno dell’ex esponente socialista, che sarà candidato alle elezioni per il rinnovo del parlamentino campano. La pupilla del ministro Franceschini si è messa al lavoro (si fa per dire) per dare un contributo decisivo alla (non) vittoria di Oliviero. Tramite Messenger (guarda la foto) sta facendo circolare tra i suoi seguaci il seguente messaggio: “Intanto ho un candidato maschio: Oliviero e ora pensiamo anche alla donna”. Una vera e propria mazzata per il consigliere uscente. Una pietra tombale sulla sua riconferma in Regione. Che male ha fatto il “povero” Oliviero per meritarsi un destino così crudele? Doveva capitare proprio a lui la sventura di essere sostenuto(?) elettoralmente dalla Picierno? L’europarlamentare si sarebbe dovuta limitare a favorire il passaggio del consigliere regionale dal Psi al Pd. Punto. Poi avrebbe dovuto, almeno era questa la speranza di Oliviero, starsene buona buona. Solo così non avrebbe fatto danni irreparabili. Invece Picierno ha impugnato il cellulare. E ha ufficializzato la sua discesa in campo a fianco del consigliere uscente, invitando di fatto i “suoi” a votarlo. Una presa di posizione che potrebbe trasformarsi in uno psicodramma per Oliviero. Accasandosi nel Pd, l’ex capogruppo consiliare socialista ha portato in dote un cospicuo bagaglio di voti. Non a caso è visto come uno tra i candidati più forti della lista dem della provincia di Caserta. In verità, il gruppo dirigente, dalla maggioranza ai dissidenti, mette in discussione la sua candidatura. Si dice: non è giusto che uno che fino a ieri non era iscritto al Pd, ora possa togliere un posto a qualche esponente Democrat di vecchia data che magari vorrebbe essere inserito in lista. Resta però il fatto che se sarà candidato, e a nostro avviso lo è già, Oliviero ha un grande consenso. E senza colpi bassi e bastoni tra le ruote è tra i favoriti per la vittoria. Ma ecco che sulla sua strada si frappone un macigno. La Picierno. Che esce allo scoperto e si schiera con lui. Una tragedia. Mettetevi nei panni di un ex elettore casertano del Psi o anche di uno del Pd intenzionato a votare per Oliviero. Cambiereste subito idea sapendo che lo appoggia la deputata europea? Certo che sì. Tutti direbbero, in qualche caso con rammarico: “Lo avremmo votato pure volentieri, ma con lui c’è la Picierno, non si può, proprio non si può”. Questo è il vero guaio. Non solo non “porta” voti (perché non ne ha), ma l’europarlamentare li fa soprattutto perdere. A bizzeffe. Quindi il “povero” Oliviero deve mettersi l’anima in pace, sudare sette camice e consumare una dozzina di suole di scarpe per provare a vincere nonostante… la Picierno. Lei però non si arrende. Vuole fare altri danni. E comunica sempre nel messaggio: “ora pensiamo anche alla donna”. Un annuncio che assume i contorni di una minaccia. Oltre a Oliviero, a chi altro vuole rovinare? In questo caso però la mossa appare più politica (si fa sempre per dire) che elettorale. L’eurodeputata odia Lucia Esposito. E vorrebbe mettere in pista una candidatura in rosa per danneggiarla. Invidia femminile? Non solo. L’astio nasce essenzialmente perché la consigliera regionale in carica è una donna intelligente e preparata, una testa pensante. E per la Picierno sono doti indecenti. Perché affannarsi tanto? Per fare carriera in politica, questo è il suo “credo”, basta conoscere l’uomo giusto e sparare cazzate un giorno sì e l’altro pure.
Mario De Michele