Impazza il toto-candidature nel Pd casertano in vista delle regionali 2015. Col passare dei giorni i nomi spuntano come funghi. E si profilano anche ipotesi pazzesche, appunto. La più clamorosa è la possibile discesa in campo di Peppe Razzano. Il maddalonese, con un passato da zinziano di ferro, potrebbe occupare il posto di Dionigi Magliulo, in quota caputiani. Nel gruppo dell’europarlamentare si è aperta una riflessione sull’opportunità di candidare il sindaco di Villa di Briano, indagato per corruzione elettorale. Sia chiaro, nessuno nutre dubbi sull’innocenza di Magliulo. Lui ha già chiarito la sua posizione in merito a una vicenda che riguarda le ultime elezioni comunali. Ma si teme che possa essere vittima della giustizia “ad orologeria”. In caso di candidatura l’inchiesta potrebbe subire un’accelerazione con un eventuale rinvio a giudizio. O peggio ancora, potrebbero essere aperti altri filoni, magari finora nascosti in qualche cassetto della Procura. Nicola Caputo non ha alcuna intenzione di scaricare Magliulo. E continuerà a puntare su di lui. Ma non è escluso, anche se al momento appare improbabile, che sia lo stesso primo cittadino di Villa di Briano a fare un passo indietro. Solo in quel caso i caputiani cambierebbero “cavallo”. Ed ecco che qualcuno ha fatto sottovoce il nome di Razzano. Ma come si spiegherebbe una scelta del genere? Perché una candidatura così debole? Potrebbe essere l’ennesima sfida impossibile di Caputo. Fare eleggere da “solo” un consigliere regionale. Stavolta però ci vorrebbe un vero e proprio miracolo. Se riuscisse a spedire Razzano nel parlamentino campano, Caputo potrebbe garantire in futuro anche l’elezione di Stanlio e Ollio alla Camera dei deputati. Nel caso Magliulo si tirasse fuori dalla mischia, sarebbe molto più saggio (e comprensibile) puntare su Peppe Roseto. Il componente della segreteria regionale del Pd e consigliere comunale di Orta di Atella ha tutt’altro spessore politico. E ha dato prova di poter ricoprire anche incarichi più impegnativi. Peraltro possiede anche un discreto bagaglio di voti, anche grazie ai legami con i circoli intessuti durante la campagna congressuale per la corsa alla leadership provinciale del partito. Inoltre Roseto renderebbe più difficile il cammino di Stefano Graziano andando a “pescare” in particolare nell’Agro aversano. Ma se Caputo vuole dare un’altra prova di forza punterà su un nome più debole. E in ballo ci sarebbe Razzano. Ma anche Stanlio e Ollio.

Mario De Michele

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