Presentazione delle liste per eleggere la direzione provinciale entro le 12.00 di martedì 14 aprile, assemblea il giorno successivo, nel mezzo il tavolo istituzionale per fare l’ennesimo estremo tentativo di riportare il sereno tra le diverse componenti interne. Sono ore cruciali per il Pd casertano. Il calendario fissato nei giorni scorsi è cambiato, ma non è stato stravolto. Dopo la richiesta dei dissidenti, formulata nel vertice di ieri sera, di rinviare l’assemblea prevista per sabato prossimo (termine ultimo per depositare le liste domani a mezzogiorno), il presidente del partito Enzo Cappello ha incontrato oggi i rappresentanti della controparte. Il sindaco di Piedimonte Matese si è confrontato con Raffaele Vitale e Pasquale Stellato. Al suo fianco Luigi Munno. I due primi cittadini stanno facendo da pontieri e pacieri. Alla riunione era presente anche Biagio Di Muro, sindaco di Santa Maria Capua Vetere. Vitale e Stellato jr hanno accolto la proposta di Cappello di spostare l’assemblea. Ma hanno chiesto tempi stretti. La partita sulla direzione si deve chiudere al massimo entro la metà della settimana prossima. Lo faranno presente al presidente del partito con un documento ufficiale. Carte alla mano Cappello riconvocherà l’assemblea. Quasi certamente il D-Day scatterà il 15 aprile. Comunque non oltre il 16. Ma non è l’unica novità. Sabato prossimo (11 aprile) si riunirà un tavolo istituzionale composto da Vitale, Cappello, deputati europei, parlamentari, consiglieri regionali e dal capogruppo Pd al Comune di Caserta Franco De Michele. Sul tappeto i soliti nodi politici: pacificazione del partito con l’elezione unitaria della direzione, definizione della lista alle regionali, strategia per le provinciali. Una matassa che al momento appare inestricabile. Riusciranno i rappresentanti istruzioni a trovare il filo dell’unità? Improbabile. Ma tentar non nuoce. Anche se col passare dei giorni la fiammella della speranza è sempre più fievole.
Mario De Michele