Il Pd di Orta di Atella lancia una nuova sfida ai vertici provinciali. Nonostante l’altolà del segretario facente finzione Raffaele Vitale e del responsabile organizzativo e commissario del circolo Franco De Michele, ieri si è tenuta l’assemblea convocata da una parte dei Dem ortesi (non ha partecipato il gruppo che fa capo a Mimmo Iovinella). Al centro della discussione l’esito del rocambolesco consiglio nel corso del quale è stato approvato il Piano urbanistico comunale, sequestrato appena chiusi i lavori consiliari. Il circolo ha ribadito la posizione espressa dal gruppo consiliare: “Il Puc varato dalla maggioranza non risolve i gravi problemi urbanistici della città”. Il confronto si è poi spostato sull’aspetto politico. Brancaccio ha ufficialmente aperto la verifica nella maggioranza dopo le defezioni di Sorvillo ed Eleveri nell’ultimo civico consesso. E gli iscritti del Pd ortese hanno sottolineato la necessità di non farsi trovare impreparati all’appuntamento con le elezioni comunali del 2015. Certo, resta da sciogliere il nodo relativo ai contrasti con la segreteria provinciale. Per ora, celebrando l’assemblea cittadina, i Democratici di Orta di Atella hanno ingaggiato un altro braccio di ferro con Vitale e De Michele. Ma il dibattito nel Pd ortese non riguarda solo le “ombre” sul Puc, ma anche la scellerata gestione dei conti pubblici. La coalizione guidata dal sindaco Angelo Brancaccio finisce sul banco degli imputati. Arcangelo Roseto, indicato dall’assemblea congressuale come presidente del circolo, accende le luci sulle “gravissime irregolarità di natura contabile” contenute nel conto consuntivo. Sul suo profilo Fb ha postato un commento dal titolo “Basta… tirare a campare”, firmato dal Pd di Orta.
Ecco i motivi della bocciatura senza appello delle scelte finanziarie della maggioranza. “Il Sindaco Brancaccio e la sua maggioranza dopo aver votato il PUC ( sequestrato dalla Magistratura al termine dello stesso c.c. del 08/07/2014) PUC approvato con una maggioranza striminzita, nonostante il parere contrario della Provincia, e le osservazioni del Partito Democratico, ben sapendo di non risolvere nessun problema dei cittadini Ortesi, continuano il consiglio, tirando a campare e votando anche il conto di gestione 2013, nonostante le gravi irregolarità contabili in cui si prefigura un evidente falso finanziario, come riscontrato dai revisori dei conti col parere contrario al conto consuntivo ed evidenziando gravissime irregolarità di natura contabile. Di seguito, alcune di esse:
• Il conto del tesoriere non coincide con le risultanze delle scritture contabili importo di 571705,75 €., che determina gravi irregolarità contabili e l’inosservanza dei principi di: attendibilità, veridicità, e integrità del bilancio.
• La variazione del netto patrimoniale non trova corrispondenza con il risultato economico dell’esercizio;
• La certificazione delle entrate e delle uscite non trova alcuna giustificazione di correttezza ed efficacia con i conti di bilancio; e non vi è corrispondenza tra fondo cassa e saldo patrimoniale;
• Ad ulteriore conferma di una gestione scellerata di soldi pubblici, l’equilibrio finanziario del comune è compromesso dalla mancata riscossione dei residui attivi pari a 11.415.642 € ( entrate accertate e non riscosse) che rappresentano crediti antecedenti al 2009 che presentano certezza di non esigibilità per crediti risoluti da oltre cinque anni in poche parole, non più esigibili);
• Reale rischio per l’anno in corso, in cui il comune dovrebbe spendere solo quello che incassa, col rischio concreto di coprire spese reali con entrate fittizie, provocando di fatti, il dissesto finanziario che provocherebbe ulteriori tasse x i cittadini già massacrati da una nefanda gestione delle finanze pubbliche;
• Unica cifra di debiti fuori bilancio riconosciuta pari a 2799846,21 € in cui, la procedura di contrazione dei mutui, non ha avuto esito positivo. (i revisori formulano un ulteriore sollecito a provvedere a questa nuova copertura finanziaria;
• Secondo gli organi di revisione, senza una riduzione strutturale delle spese correnti e l’elaborazione di vendita del patrimonio disponibile, ci saranno forte ripercussioni sugli equilibri di bilancio. Pertanto, per il prossimo bilancio di previsione, con queste premesse e senza provvedere agli accertamenti dei residui, nessuna programmazione reale sarà possibile (come non lo è stata per gli anni precedenti) per il prossimo bilancio di previsione, perché seguirebbe il falso delle previsioni programmate. Con queste condizioni di disastro finanziario e falsi atti di bilancio, senza un preventivo parere della Procura Generale della Corte dei Conti di Napoli, i consiglieri del PD, tramite i propri rappresentanti istituzionali, presenteranno nota al Prefetto di Caserta, valutando, anche come forma di protesta, la mancata partecipazione al prossimo C.C. per la discussione del bilancio di previsione che provocherebbe danni all’intera economia del paese e ai danni dei cittadini”.
Mario De Michele











