AVERSA – “Non c’è assolutamente nessuna ragione ne’ organizzativa ne’ politica di aver preso questa decisione di mandare l’amico Iacovelli a farci da badante per affrontare le politiche e portarci al congresso!”. Esordisce così Francesco Del Franco, dirigente del circolo di Aversa del Partito Democratico nel commentare l’imminente arrivo di un “commissario” alla Federezione di Caserta.
“La pluralità di punti di vista (peculiarità del Partito Democratico) – continua – che ci sono in Terra di Lavoro, come in ogni provincia, non ci ha impedito di prendere tutti insieme decisioni come quella di procrastinare l’incarico a Ludovico Feole come segretario. Devo quindi interpretare tale provvedimento come un ennesimo tentativo di impadronirsi della federazione del Pd di Caserta da parte del napoli-centrismo del Pd regionale, per far ridiventare Caserta una propaggine del Pd napoletano da utilizzare per accontentare, in svariati modi, gli scontenti napoletani. Il sentore si e’ gia’ avuto con l’esclusione senza motivo di Nicola Caputo dalla lista Campania 2 e soprattutto con la mancata sua sostituzione con un altro candidato casertano in posizione utile per l’elezione, quindi di fatto Caserta e’ stata penalizzata dovendo oggi esprimere un deputato in meno. Evidentemente il periodo di gestione del Partito democratico di Terra di Lavoro che è terminato con le dimissioni del segretario Dario Abbate, dove trovava una maggioranza assoluta l’area di Nicola Caputo, non è andata giù ai napoletani per l’indipendenza e la forza che in questo periodo ha dimostrato in Campania la Federazione di Caserta del Pd. Napoli vuole ritornare agli antichi fasti di quando ogni cosa si doveva fare a Caserta doveva sempre passare sotto il giogo delle decisioni e degli interessi napoletani”.
“A questo – conclude Del Franco – noi non ci stiamo e non ci torneremo mai più; noi democratici casertani siamo padroni in casa nostra e non permetteremo mai piu’ a nessuno di fare ingerenze in casa nostra e tutto quello che potremo accettare può essere solo collaborazione ( se richiesta) e consigli. Pensate davvero che, dopo aver ridotto al lumicino il Pd napoletano, potete venire a Caserta a rifarvi un po’ sulla nostra pelle? Cari democratici napoletani, dimenticate i tempi passati, non potranno tornare più, l’anello al naso lo abbiamo tolto già da tempo, l’unica cosa che vi conviene fare e’ quella di venirci a chiedere una mano per gestire il Pd regionale, perche’ senza di noi, oggi come oggi, il Pd in Campania ( oltre la realtà salernitana ) e’ all’anno zero”.