“Il sito della Cantarella non rientrerà nel prossimo Piano Regionale delle Bonifiche, oramai sono scaduti i termini previsti dalla legge per i pareri e le osservazioni finalizzate alle variazioni sostanziali dell’importantissimo strumento normativo all’esame del Consiglio di Regionale di ieri 1 agosto, per l’adozione definitiva – afferma dispiaciuto il coordinatore dei Socialisti, Antonio Taglialatela – L’Amministrazione Comunale prenda atto della gravità della propria inadempienza, invece di invocare aiuti inammissibili e non previsti dalla Regione Campania.

Tutte le modifiche erano possibili, per un Piano, approvato dalla Giunta Regionale, lo scorso 27 maggio 2013, il quale avrebbe garantito contributi fino al cento per cento del costo complessivo a favore dei soggetti pubblici che attuano interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale di aree pubbliche, o soggette ad uso pubblico, individuate. Oggi il PRB non è più emendabile prima di tre anni oppure nei primi sei mesi della prossimo legislatura. Il valzer delle belle parole del Sindaco e delle forze politiche è scaduto abbondantemente. Siamo profondamente rammaricati, una pagina nera scritta, dopo i vari inviti rivolti all’Amministrazione da parte nostra e dai coraggiosi cittadini di “Mondragone Ente Inutile” che avevano inquadrato bene lo stato di omissione e di inadempienza amministrativa di Schiappa e dell’intera Amministrazione. Per chi è chiamato a governare una Comunità questo modo di fare della pseudo politica, offende gravemente la salute di un territorio che da anni ha visto il proliferare di aumenti di decessi legati a patologie tumorali. Noi siamo contro alle chiacchiere, alle vetrine dell’Amministrazione e di un modo inconsistente di fare Politica, caduta nell’oblio delle larghe intese che forse faranno comodo a tutti, alla destra e alla pseudo Sinistra, ma non al nostro territorio e a suoi cittadini. Noi rimaniamo fermi su quanto tempo addietro abbiamo proposto, Il Sindaco per recuperare, in coerenza alla normativa vigente in materia, deve dichiarare lo stato di emergenza ambientale al fine di procedere la bonifica sperando di poter attingere a fondi nazionali e comunitari per tali specifiche emergenze, contestualmente, nell’avviare le matrici di screening, individuare i colpevoli di tale disastro ambientale, costituendoci, poi, tutti parte civile per l’inchiesta che verosimilmente si aprirebbe, soprattutto per intimorire coloro che continuano a sversare rifiuti, non solo nella Cantarella, ma in ogni parte della città, appiccando roghi tossici. Noi siamo con i cittadini, pretendiamo soluzioni certe e concrete, nessun alibi è ammesso per l’attuale incapacità e inadempienza. Le parole devono diventare fatti amministrativi, senza scarica barili istituzionali, la legge parla chiaro sulle competenze. La questione della Cantarella non è solamente una gravissima emergenza ambientale, essa può rientrare, ad ogni diritto, nel modo di governare e amministrare che ha caratterizzato, da più di vent’anni, la Politica cittadina. I cittadini tutti, come i Movimenti spontanei e le povere Associazioni ambientaliste, sono vittime di un sistema politico autoreferenziale, esclusi sempre dalla partecipazione attiva dalle Istituzioni comunali, soprattutto quando ci sono proposte concrete e progettualità da presentare in maniera collegiale. Per questo motivo speriamo che quest’ultime, unitamente alle forze sane, prendino le distanze da questa Amministrazione abusiva e inadempiente e che in futuro si riesca a formare un fronte compatto tra tutte queste realtà per denunciare le inottemperanze di questi personaggi.”

 

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