Piedimonte Matese- Oliviero e Cappello “commissariano” Mirabelli. Il partito democratico di Piedimonte Matese si conferma il punto di maggiore attenzione e tensione in vista del rinnovo delle elezioni comunali e in ambito interno per la conta tra le due anime come certificato dal tesseramento e quindi dalla ricostituzione della base –rilegittimata- degli inscritti per il ritorno degli organi democraticamente eletti e la fine del commissariamento retto dallo scorso autunno dal senatore Mirabelli. Ma a prendersi la scena, a commissariamento ancora in piedi e a tesseramento chiuso, sono i due esponenti che si stanno giocando la maggiore piazza dell’area matesina : l’ex sindaco- per quasi dieci anni al vertice- Vincenzo Cappello- dimessosi a seguito dello scoppio dell’inchiesta giudiziaria”Assopigliatutto” per i presunti condizionamenti in materia di gestione dei rifiuti e il consigliere regionale e presidente della sesta commissione permanente- Gennaro Oliviero. In attesa che il commissario convochi i tesseramenti per i passaggi del congresso nazionale e i nuovi organi interni tengono banco le riunioni tra i due capicorrente con le rispettive delegazioni, bypassando commissario e su commissari incaricati di “traghettare” il partito, per la discussione degli aspetti spinosi riguardanti le elezioni amministrative come testimoniate dalle cronache di stampa. ”Basta totonomi” aveva richiamato il commissario : voce nel deserto quella di Mirabelli.Aspettando l’assemblea programmatica di metà marzo.

Michele Martuscelli

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