Piedimonte Matese- E’ stato una sorta di “ assalto ”, di meccanismo concorrenziale di conquista, in termini borsistico di Opa, sul piano politico, del partito democratico quello lanciato da Gennaro Oliviero(386 voti a fronte dei 421 della Di Muccio, 180 di Graziano e la Esposito 158) . La rielezione di Oliviero è, sul piano propriamente istituzionale, la riconferma di una posizione di forza nel panorama provinciale ma in ambito locale, con riferimento all’area matesina, è una vero e proprio “assalto” al fortino piddino matesino detenuto stabilmente dal presidente provinciale e sindaco della città, Vincenzo Cappello. Una mobilitazione massiccia che ha coinvolto vari pezzi del mondo politico locale : dai consiglieri di maggioranza(Catarcio) e minoranza(Santopadre ma anche con la “simpatia” del consigliere Ferrucci socialista da sempre in sosta in F.I. ed ora solo socialista) , militanti del partito-associazione “socialisti-democratici ma anche segmenti del pd (le indiscrezioni portano all’ex presidente del consiglio Renato Ricca) insofferenti dell’andazzo della sezione e desiderosi di smuovere le acque e recuperare spazi di manovra. Segmenti che si sono “coalizzati” per dare un segnale. Non è caso che il partito socialista è scomparso in termini elettorali confluito in quella sorta di corrente riformista che vuole rifare e contare di più anche all’interno della gerarchia interna. Il Pd formalmente si era attestato su una posizione di neutralità (quasi tutti sono stati ospitati in sezione o manifestazioni pubbliche) ma il grosso ha puntato sulla coppia rappresentata da Stefano Graziano-eletto- e Di Muccio candidata locale che ha raccolto molto a Piedimonte Matese e nella sua Alife. In questo contesto si è innescata la concorrenza tra l’anima socialista-riformista approdata pochi mesi nel partito democratico impersonata da Oliviero che prima ha stretto alleanza con l’europarlamentare Pina Picierno, che da queste parti non è proprio accolta a braccia aperte e quella che è attestata sulle posizioni del sindaco Cappello. Le elezioni regionali sono state il punto di coagulo di questa prospettiva apertasi con la rielezione di Oliviero.
Michele Martuscelli